F1, shock nel paddock: ecco cosa ha denunciato Lewis Hamilton

Il circus della F1 sta vivendo delle giornate molto difficili. Tra attacchi omofobi e abusi razzisti, c’è bisogno di una sterzata immediata per il bene del Motorsport. Ecco cosa ha fatto Lewis Hamilton.

Il weekend del Red Bull Ring è stato un grande spettacolo per lo spettatore davanti alla TV, con migliaia di tifosi arrivati a sostenere Max Verstappen, ma sulle tribune l’atmosfera è stata poco sportiva per usare un eufemismo. Un clima poco tranquillo e non consono alla categoria regina del Motorsport. La Mercedes ha addirittura portato fuori dagli spalti un fan, presumibilmente vessato dai tifosi di Max Verstappen, per vivere la fine del GP direttamente ai box. Una esperienza tragica che è diventata speciale, ma non a tutti è andata così bene.

Lewis Hamilton (Ansa Foto)
Lewis Hamilton (Ansa Foto)

Il clima non è stato sereno già dalle prime sessioni. Al Red Bull Ring si sono verificati episodi poco edificanti. Il tutto è stato reso noto tramite un comunicato rimbalzato sui social network di diversi reporter della F1. “Siamo stati informati della denuncia di alcune fan a cui sono stati indirizzati commenti inaccettabili da parte di altri presenti all’evento – si legge sulla nota ufficiale – da parte nostra abbiamo provveduto a comunicarlo all’organizzatore e alla sicurezza. Ne parleremo assieme a coloro che hanno riportato i fatti, in quanto la questione va presa seriamente. Si tratta di un comportamento non plausibile che non verrà tollerato. Tutti gli spettatori meritano di essere rispettati”.

Il documento fa riferimento ad attacchi diretti e ripetuti alle donne e ai fan delle altre scuderie. Che il tifo fosse tutto dalla parte della Red Bull Racing si era capito dall’esultanza poco sportiva per l’uscita di pista di Lewis Hamilton nel Q3. Il pilota anglocaraibico è andato a sbattere in una dinamica pericolosa, per fortuna senza conseguenze, distruggendo la wing car teutonica. Un weekend caratterizzato da alti e bassi, condito alla fine con il terzo podio consecutivo. Dopo una prima parte di stagione molto al di sotto dei suoi standard, Lewis si è ripreso con tre terzi posti consecutivi negli ultimi tre Gran Premi. Ancora una volta il nativo di Stevenage ha approfittato al massimo dei ritiri dei top driver di Ferrari e Red Bull Racing.

In Austria hanno alzato bandiera bianca Carlos Sainz e Sergio Perez. Il doppio DNF ha spianato la strada a Lewis che ha tratto il massimo dopo una Sprint Race in salita. L’anglocaraibico si era molto lamentato del comportamento di Mick Schumacher che si era difeso con le unghie e con i denti. Il #44, alla fine, nel Gran Premio d’Austria ha chiuso al terzo posto ad oltre 40 secondi dai rivali alla corona. Al momento Hamilton non può battagliare per la vittoria con Charles Leclerc e Max Verstappen. Avrebbe desiderato riprendersi quell’ottavo titolo che riteneva già cucita sulla sua pelle, sottrattogli all’ultimo respiro ad Abu Dhabi da parte di Max Verstappen.

Le denunce di Lewis Hamilton

Il campione di Stevenage si è attivato in prima persona per chiarire quanto è accaduto lo scorso weekend in Austria. Un Gran Premio dovrebbe essere un momento di gioia e divertimento per i fan. Il clima dovrebbe essere amichevole, senza divisioni. Purtroppo c’è una bella differenza tra il tifoso ultras e il vero appassionato di motori. I comportamenti, inoltre, offensivi nei confronti delle donne sono inaccettabili. Non hanno fatto una bella figura alcuni elementi dell’armata orange pro Verstappen. Domenica si è verificato un episodio molto grave. Una fan di Lewis Hamilton sarebbe stata molestata dai sostenitori di Max Verstappen, secondo quanto riferito in seguito, al punto da sollevare il suo vestito.

Dei sostenitori del campione del mondo olandese si sarebbero rivolti a lei con termini come “sei una fan di Hamilton, non meriti rispetto”, come viene riportato anche sulle colonne di MARCA. I fan di Verstappen erano in maggioranza al Gran Premio di casa per la Red Bull Racing. Una maggioranza schiacciante, proprio come accadrà nel GP d’Olanda. L’episodio spiacevole è arrivato sino ai responsabili del team Mercedes, poco prima dell’inizio della gara. Per fortuna sono riusciti a localizzare la tifosa, che si era recata a Spielberg dalla Repubblica Ceca, e le hanno permesso di vivere gli ultimi 20 giri della corsa, direttamente, ai box.

Una esperienza drammatica si è trasformata in un ricordo piacevole, non è andata così bene a tutti. Lewis Hamilton per questo è intervenuto su Instagram, denunciando con un messaggio quanto accaduto in occasione del Gran Premio d’Austria. “Disgustato e rattristato nel sentire che alcuni fan stanno subendo attacchi razzisti e omofobi e, in generale, comportamenti abusivi nei confronti del circuito questo fine settimana”, ha scritto il sette volte iridato. “Andare a un Gran Premio non dovrebbe mai essere motivo di ansia o sofferenza per i tifosi e bisogna fare qualcosa per garantire che le gare siano spazi sicuri per tutti. Per favore, se vedete questo accadere, avvisate la sicurezza del circuito e Formula 1. Non possiamo restare fermi e permettere che questo continui”, ha spiegato Lewis.

Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, è stato chiaro nel post gara: “Questo deve finire. Se sei razzista, omofobo o misogino, non ti vogliamo in Formula 1. Ci saranno sempre idioti ubriachi là fuori, dobbiamo stare attenti a non condannare il 99,9% dei tifosi che vengono qui, ma quello 0,1% li ha oscurati”. Una spiegazione lucida in merito a quanto può accadere in un evento in F1. Il paddock è già stato scosso, in passato, da eventi molto tristi. Lewis Hamilton, adesso c’è una grande paura: guardate cosa farà d’ora in poi. Quantomeno, sul podio del Red Bull Ring, il #44 non ha ricevuto i fischi del pubblico. Si è trattato del quarto podio del suo complicato campionato. La Mercedes è ancora lontana dalla vetta, ma Lewis ha guardato il bicchiere mezzo pieno stavolta, spronando la sua squadra a dare il massimo nella seconda parte di stagione.

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