Red Bull, RB18 favorita in Austria? La Ferrari deve correre ai ripari

La Red Bull ha una grande occasione per ricacciare indietro la Ferrari sul tracciato di casa. Occhio anche alla Mercedes che punta in alto.

Il Circus della F1 approda in Austria, sul tracciato del Red Bull Ring per l’undicesimo atto della stagione targata 2022. Siamo giunti, dunque, al giro di boa, con una situazione di classifica che vede nettamente favorito il team di Milton Keynes, con Max Verstappen in fuga iridata.

Red Bull RB18 (Twitter)
Red Bull RB18 (Twitter)

Il campione del mondo in carica guarda tutti dall’alto con 181 punti, con 34 lunghezze di vantaggio sul compagno di squadra Sergio Perez. Il messicano ha limato 12 punti a Silverstone, approfittando dei problemi dell’olandese e rendendosi protagonista di una strepitosa rimonta che dall’ultimo posto lo ha portato alla piazza d’onore, ritornando in lotta per il titolo.

Grazie all’orribile strategia della Ferrari, Charles Leclerc ha recuperato solo 6 punti al campione in carica, restando a -43. Carlos Sainz, che ha vinto la sua prima gara in carriera, ne ha approfittato per portarsi a -11 dal team-mate, un distacco davvero irrisorio considerando la differenza prestazionale che si è vista tra i due in stagione.

La Red Bull, in Austria, ha sempre fatto una grande differenza e c’è da aspettarsi che potrebbero dominare anche in questa occasione. La pista è infatti favorevole, per caratteristiche, alla RB18, che dotata degli aggiornamenti tecnici portati a Silverstone si appresta a rispondere alla vittoria della Ferrari in terra britannica.

Infatti, i problemi avuti da Verstappen mentre era al comando delle operazioni ci hanno impedito di valutare il vero potenziale della monoposto di Adrian Newey, che è stata ulteriormente alleggerita nel peso. Nelle ultime prove libere, la differenza con la Rossa appariva abbastanza netta, ma anche Leclerc, in gara, ha potuto rararamente mettere in mostra il proprio passo migliore, e quando lo ha fatto c’è da dire che lo abbiamo visto volare.

Red Bull, ecco perché è la favorita in Austria

Tra i motivi principali che ci portano ad affermare che la Red Bull sia la favorita in Austria c’è il discorso legato alla power unit Honda ed alla rarefazione dell’aria: la pista situata nei pressi di Spielberg è infatti costruita in altezza, non ai livelli di quella di Città del Messico che è ad oltre 2000 metri, ma siamo attorno ai 700 e le power unit turbo-ibride possono risentire di tutto ciò.

La Honda è in grado di erogare la potenza elettrica per più tempo rispetto a Ferrari, Mercedes e Renault, cosa che con aria rarefatta potrebbe fare ancor più la differenza. Nel 2019, su questa pista, la Red Bull ottenende il primo successo da quando era iniziata la partnership con i giapponesi, con Max Verstappen che beffò Charles Leclerc a pochi giri dalla fine, in un finale turbolento con l’olandese che rifilò una sportellata al rivale.

Il sistema ibrido e le grandi dimensioni del turbo progettato e realizzato dalla Honda sono gli elementi che qui hanno sempre fatto la differenza, stessa cosa avvenuta anche in Messico, ovvero nelle gare che si disputano in altura. A tutto ciò si aggiunge anche un altro fattore, quello dei tanti rettilinei presenti su questo tracciato.

Il team di Milton Keynes può contare su un’eccezionale efficienza aerodinamica, che permette di raggiungere velocità di punta molto elevate. A Silverstone, per la prima volta, sulla RB18 è stata montata un’ala posteriore più carica di quella della Ferrari, e nonostante questo le top speed sono rimaste più alte rispetto alle Rosse.

A ciò si aggiunge il fatto che, con ala scarica, la monoposto ne beneficia in bilanciamento e velocità in curva, cosa che si traduce in una miglior gestione delle gomme. Va detto che la Ferrari ha totalmente rivisto il proprio turbo nel corso dell’inverno, per cui non possiamo sapere come reagirà la vettura in una gara da disputarsi ad un’altezza di oltre 700 metri.

Il settore finale è quello che potrebbe risultare più congeniale alla monoposto di Maranello, vista l’alternanza di curve più lente (poche) e più veloci, dove il Cavallino è in grado di fare la differenza. Tuttavia, c’è da dire che il nuovo pacchetto aerodinamico portato da Adrian Newey e dal suo entourage potrebbe aver permesso di chiudere il gap sotto questo aspetto, ma non è possibile fare previsioni certe.

Un punto di domanda importante riguarda la Mercedes, che a Silverstone è apparsa rinata con Lewis Hamilton ancora in terza posizione. In Austria, il team di Brackley non si è mai esaltato, e nel 2021 sono arrivate due pesanti sconfitte ad opera di Verstappen, mentre nel 2020 il britannico e Valtteri Bottas dominarono la scena, ma grazie ad una vettura che risultava imprendibile su ogni tracciato.

Nel biennio precedente, le frecce d’argento faticarono anche a causa di problemi di affidabilità, ma nel 2022, con l’avvento delle nuove regole, tutto potrebbe cambiare. La piccola finestra di utilizzo che serve alla Mercedes per rendere performante questa vettura è stata centrata a Silverstone, e lo stesso dovrà accadere in Austria per sperare di dar battaglia ai top team. Ciò che è certo è che c’è la possibilità di vedere una sfida a tre squadre, per la seconda domenica consecutiva.

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