Wolff ora parla di razzismo: ecco la sua ricetta per combatterlo

Non si placano le polemiche per le parole di Piquet nei confronti di Hamilton. Il capo della Mercedes Wolff chiede più azione contro il razzismo.

Il caso è scoppiato quando un’intervista rilasciata da Nelson Piquet l’anno scorso ha cominciato a fare il giro del web. Nella conversazione, il tre volte iridato, ripetutamente faceva riferimento a Lewis Hamilton, definendolo “neguinho”. Uno scivolone che, in un’epoca attenta a certi dettagli come quella attuale, non è passato inosservato. Anzi, ha innescato diverse discussioni. Diversi membri del Circus dalla FIA, ad alcuni piloti, alle squadre, hanno immediatamente preso le distanze dal messaggio e qualcuno ha addirittura chiesto l’interdizione dal paddock dell’ex Williams.

Toto Wolff (Ansa Foto)
Toto Wolff (Ansa Foto)

E pazienza se nei giorni successivi è intervenuto il nipote del driver di Rio De Janeiro Rodrigo, sostenendo che “n******o” era un vezzeggiativo utilizzato dalla loro nonna, e lo stesso 69enne ha pubblicato un comunicato di scuse, la questione è rimbalzata al centro delle cronache e probabilmente ci resterà ancora per un po’.

L’appello di Wolff contro le discriminazioni

Avendo la vicenda interessato uno dei suoi ragazzi, Toto Wolff si è esposto più dei colleghi denunciando l’esigenza di un intervento serio e concreto per scoraggiare ogni forma di razzismo.

Mia moglie Susie ha corso con Ham nel karting e mi ha raccontato che già allora veniva chiamato con ogni epiteto oggi inacettabile“, ha affermato ad ITV. “Questo ha influenzato la sua crescita lasciandogli delle cicatrici, ecco perché è bene risponde in maniera concreta. Mi auguro che anche le altre squadre si impegnino attivamente e non si limitino a dei semplici messaggi su Instagram”, ha proseguito ribadendo l’esigenza di non far cadere i buoni propositi nel vuoto.

E proprio alla vigilia del decimo weekend della stagione di F1 che si sta svolgendo in queste ore a Silverstone, il #44 e la Mercedes hanno annunciato che la “Motorsport UK and the Royal Academy of Engineering”, associazione da loro creata il cui obiettivo è di aumentare la presenza femminile nei motori, nonché delle persone di colore per quanto concerne l’impiego in ruoli ingegneristici, ha appena ricevuto un premio da mezzo milione di sterline.

Negli ultimi due anni in parecchi hanno dichiarato di sostenere certe campagne, ma si è trattato solamente di commenti a cui non sono seguiti i fatti. Noi invece ci stiamo mettendo la faccia e correndo dei rischi. Ciò mi fa essere orgoglioso. Tuttavia non possiamo farcela da soli. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti“, ha concluso il boss della Stella con un appello.

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