F1, George Russell non si arrende: messaggio lanciato alla Ferrari

Il pilota della Mercedes, George Russell, non ha alcuna intenzione di mollare il suo sogno. Ecco cosa si è messo in testa in vista di Silverstone.

George Russell è arrivato a Brackley con il chiaro obiettivo di lottare per podi e vittorie. Dopo il periodo infernale in Williams, l’inglese ambiva ai massimi risultati possibili, cercando di mettere in difficoltà i talenti più grandi dell’attuale circus. Il pilota di King’s Lynn, al momento, può ambire a conquistare, regolarmente, la quinta piazza. Difatti il classe 1998 non è mai sceso sotto la top 5, dimostrando una regolarità impressionante.

George Russell (Ansa Foto)
George Russell (Ansa Foto)

La Mercedes potrebbe aver trovato il degno erede di Lewis, ma naturalmente finché George non avrà a disposizione una vettura in grado di lottare per la vittoria, neanche Wolff potrà mai metterci la mano sul fuoco. La Mercedes è, nettamente, dietro a Ferrari e Red Bull Racing e continua ad esserlo nonostante gli sforzi e gli aggiornamenti dei tecnici. Neanche il doppio tirante, introdotto da una direttiva FIA, è riuscito a tirar su la W13. A livello di prestazione secca la W13 non ha punti di forza, oltre all’affidabilità strutturale. È meno agile della Ferrari F1-75 e meno veloce sul dritto della RB18. Russell ha conquistato tre podi, in Australia, Spagna e Azerbaijan, approfittando degli errori e dei problemi tecnici degli avversari.

Nei primi round la Red Bull Racing aveva palesato limiti di affidabilità, poi ci hanno pensato gli errori di Sainz ha dare altre chance al duo della Mercedes. Quando la RB18 è risultata irrefrenabile, è toccata alla F1-75 avere problemi tecnici. Così si spiega la posizione della Stella a tre punte in classifica costruttori. Il team teutonico è a soli 40 punti dalla Scuderia, ancora in lizza per la seconda piazza. Ben più lontana, invece, la Red Bull Racing che ha acquisito un vantaggio consistente di 116 punti. I passi falsi, nelle scorse settimane, di Sergio Perez e Charles Leclerc sono stati un altro modo per Russell per ritrovarsi non troppo distante in graduatoria.

In classifica piloti la vetta è distante 64 punti per George. Tuttavia, Leclerc e Perez sono alla portata. Il driver inglese occupa la quarta piazza in classifica piloti, con 111 punti, precedendo Sainz a 102 e Hamilton a 77. Il monegasco è distante soli 15 punti, mentre il messicano, al secondo posto della graduatoria, è a +18. Il fatto che George sia molto vicino, guidando una delle peggiori Mercedes di sempre, è indicativo del potenziale del ex driver della Williams.

F1, George Russell non demorde

L’auto senza pance si è rivelata essere una vettura nata male. Il progetto ad effetto suolo ha determinato dei grandi problemi di saltellamento, sin dai primi test prestagionali. Il porpoising è un movimento oscillatorio che risulta evidente osservando la vettura teutonica sul dritto. Tutto ciò si traduce in una perdita improvvisa di carico aerodinamico che determina saltellamenti e perdita di prestazioni. I piloti britannici della Mercedes fanno quello che possono, accusando anche dei malesseri fisici per il movimento oscillatorio dell’auto. Per lottare per podi e vittorie, ad ogni weekend, il nativo di King’s Lynn avrebbe bisogno di una monoposto all’altezza del suo indubbio talento.

Dopo aver sofferto tantissimo nel triennio in Williams, George credeva possibile l’obiettivo mondiale. Del resto Lewis Hamilton e Valtteri Bottas si erano sempre confermati al vertice nelle annate precedenti. La Mercedes, nell’era ibrida della F1, è sempre stata la vettura da battere. Al momento della presentazione della wing car, l’inglese era convinto che la Mercedes gli avesse confezionato un bolide di alto profilo. Dello stesso avviso era anche Lewis Hamilton che avrebbe desiderato risfidare per il titolo mondiale Max Verstappen. Il doppio passo indietro della Stella a tre punte è stata una sorpresa per tutto il team di Brackley.

Toto Wolff, team principal Mercedes, è rimasto spiazzato dalle performance della vettura e ha alzato la voce in merito alla questione della sicurezza dei suoi driver. Il manager austriaco è la dimostrazione vivente che finché tutto andava liscio, appariva un essere superiore. È quando, invece, le cose iniziano a girare male che capisci la vera personalità di qualcuno. Il TP si sta dimostrando un pessimo perdente, dopo un dominio incontrastato lungo otto anni. Russell, naturalmente, ad inizio stagione era raggiante perché credeva di aver, finalmente, svoltato. In una situazione molto difficile, George sta dimostrando una grande tenacia. Non molla di un centimetro, nonostante tutti i limiti della W13. Lewis Hamilton verso l’addio? L’ex boss ha una teoria interessante.

Non sembra possibile che la Mercedes possa lottare per un titolo mondiale nel 2022. Il giovane inglese, tuttavia, la pensa diversamente. “Max sembra a prova di proiettile, ma le cose cambiano molto velocemente e se troviamo un miglioramento delle prestazioni e anche la Ferrari ne trova uno, chi lo sa? All’improvviso potrebbe esserci una Mercedes nelle prime due posizioni, una Ferrari terza e quarta e una Red Bull Racing quinta e sesta”. George crede, fortemente, in un ribaltamento dei valori di forza. Per Silverstone, in casa Mercedes, si punta tutto sui nuovi aggiornamenti. Il pilota tiene aperta la possibilità di poter ancora vincere il suo primo titolo alla fine di questo anno solare. “Assolutamente e non vedo perché no”, ha chiosato a Russell a GPBlog.

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