MotoGP, la carica di Aleix Espargaró: per Assen ha un asso nella manica

Il pilota dell’Aprilia, Aleix Espargaró, vuole continuare a sorprendere su un tracciato che può fare al caso della RS – GP22. Ecco cosa ha dichiarato in vista della sfida in Olanda.

Per la settantatreesima volta nella storia del Motomondiale i piloti saranno impegnati ad Assen. Il tracciato originale, utilizzato fino alla metà degli anni ’50, era lungo 16.54 chilometri, ridotto a 7.7 km nel 1955 e, successivamente a 6.1 km nel 1984. La pista ha ricevuto altri due aggiornamenti nel 2006 e nel 2016, arrivando a 4.555 metri. La sfida è una delle più attese dell’anno, considerata la bellezza e la difficoltà del circuito olandese.

Aleix Espargaró (Ansa Foto)
Aleix Espargaró (Ansa Foto)

Tra l’altro si è sempre corso sino al 2016 nella giornata di sabato. Nelle ultime stagioni il Gran Premio d’Olanda si svolge come tutti gli altri, dal venerdì alla domenica, avendo perso una bella tradizione. Assen è l’unico circuito dell’intero calendario ad aver ospitato tutte le edizioni del Mondiale da quando è stato creato nel 1949. Fin dalla prima edizione il nome ufficiale della gara è Dutch Tourist Trophy o Tourist Trophy van Assen, una denominazione che rimanda al Tourist Trophy dell’Isola di Man. Il tracciato è tortuoso e caratterizzato da 18 curve.

Un aspetto entusiasmante è la vasta presenza di cambi di direzione, sia lenti che veloci che mettono a dura prova i centauri della classe regina. Aleix Espargarò spera di ritornare sul podio ed accorciare il distacco dalla vetta. Il campione del mondo Fabio Quartararo, attualmente primo in classifica, ha vinto la scorsa edizione, risultando imprendibile per i competitor. La Ducati ha sempre fatto fatica sul tracciato olandese e la grande impresa la segnò Casey Stoner nel 2008.

Il primo del podio è stato un affare tra Yamaha e Honda nelle ultime dieci edizioni. Considerata l’assenza di Marc Marquez per l’ennesima operazione alla spalla, il francese potrebbe festeggiare il terzo successo di fila. Chi può frenare la cavalcata di Fabio Quartararo è solo Aleix. Lo spagnolo è l’unico rider a non essere lontano in classifica piloti, distaccato di 34 punti. Tutti gli altri ducatisti sono scivolati ad oltre sessanta punti. Il catalano deve trovare il modo di tornare a vincere per rosicchiare dei punti determinanti al rivale di Nizza. Ecco gli orari del weekend in Olanda, non perdetevi neanche una sessione!

La carica di Aleix Espargaró

Il rider spagnolo ha avuto un disguido nella giornata di giovedì. Avrebbe dovuto presenziare alla conferenza stampa insieme a Fabio Quartararo e Johann Zarco, ma ha informato tutti della sua assenza, chiamando in diretta al campione del mondo in carica, proprio durante la press conferenze. Aleix e Fabio hanno un ottimo rapporto al di fuori della pista. Sono in lotta per il titolo, ma si rispettano molto e sono due buoni amici, essendo anche vicini di casa. “Le nostre porte, sulla stessa strada, saranno a 30 o 40 metri. I miei bimbi quando vanno in giro in bici passano a salutare Fabio…”, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport.

Quartararo, in conferenza stampa, ha specificato che quando indossa il casco, per lui conta solo vincere. Ad Assen El Diablo si aspetta lo spagnolo in lotta per il podio, anche per la sua grande costanza di rendimento in questa annata. Nel 2022 Aleix Espargarò ha ottenuto la pole position e la prima vittoria assoluta nel Motomondiale nel Gran Premio d’Argentina, regalando anche il primo trionfo alla casa di Noale in MotoGP. In Portogallo, Spagna, Francia e Italia è arrivato al terzo posto, mancando il podio nella sua gara di casa in Catalogna per un errore al penultimo giro. Lo spagnolo credeva la gara già terminata e ha esultato un giro prima, finendo per concludere la corsa al quinto posto. In Germania non poteva fare più di quello che ha fatto, chiudendo al quarto posto.

Lo spagnolo ha, recentemente, rinnovato il suo contratto con l’Aprilia. Aleix si sente a casa, come ha confermato nell’intervista alla Gazzetta, nonostante un periodo complesso dove scarseggiavano i risultati.  “Soprattutto nell’inverno 2019. Arrivavamo sempre a 30 secondi dai primi, c’erano gli stessi problemi degli anni precedenti: non vedevo la luce – ha specificato Aleix Espargaró in merito alle performance della RS – GP – l’ho vista crescere, l’abbiamo sviluppata, cambiata. Vincere è sempre bello. Ma farlo con una moto che hai sviluppato tu, che non l’aveva mai fatto è molto più bello. È un orgoglio”.

Il team italiano ha cambiato pelle e l’apporto di ingegneri di altro profilo ha stravolto le gerarchie della MotoGP. “Sono molto soddisfatto della nostra stagione, della nostra velocità. Solo che Fabio ne ha un po’ di più. Ma quando sei così veloce puoi sbagliare, quindi noi dobbiamo restare lì, costanti. E possibilmente più veloci”. Il pilota spagnolo crede nella possibilità di lottare fino alla fine per il titolo mondiale. Quartararo e il team Yamaha sono abituati al vertice e sanno come vincere, ma Aleix ha confessato di avere un asso nella manica rispetto al rivale alla corona. “Aprilia è più sveglia e più rapida dei giapponesi negli sviluppi. Io continuo a crederci”, ha chiosato Espargaró.

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