Bagnaia, che rabbia al Sachsenring: sentite cosa è successo

La terza caduta nelle ultime quattro gare costa a Bagnaia ormai il titolo Mondiale. Il pilota però pensa solo a quanto successo in pista.

I pugni sui muri del box, la fuga nel retro del paddock, poi il ritorno, certificato dalle telecamere, che hanno colto non solo la delusione ma soprattutto la rabbia per l’ennesima caduta della stagione, ma forse quella più importante, quella che lo ha messo definitivamente fuori dai giochi iridati. Pecco Bagnaia al Sachsenring mastica davvero amaro, vivendo forse uno dei pomeriggi più duri della sua carriera dopo quello dello scorso anno a Misano, quando aprì la strada al titolo a Fabio Quartararo.

Bagnaia dopo la caduta al Sachsenring (ANSA)
Bagnaia dopo la caduta al Sachsenring (ANSA)

Il pilota Ducati partiva sicuramente per dare battaglia al francese, ma dopo appena quattro tornate, alla prima curva, la posteriore lo ha mollato di colpo, mandandolo nella ghiaia con una GP22 che, seppur ottima, sta evidenziando problemi con le gomme. Una caduta che non si aspettava il pupillo di Valentino Rossi, che una volta rientrato ai box ha manifestato coi fatti e con le parole tutta la sua frustrazione per una situazione che non vuole mettersi a suo favore, anzi.

Bagnaia, la rabbia e l’incredulità

Dopo si è dovuto sorbire seduto comodamente davanti alla tv l’assolo del rivale Quartararo, che ora dista in classifica 91 punti. Il che vuol dire per la Ducati fine dei sogni di gloria, ancora una volta. Stavolta a fine giugno, neanche a metà stagione. E le colpe ora andranno valutate per bene.

Al rientro ai box, Bagnaia si è sentito chiaramente di come si lamentasse della stupida caduta ed è sembrato dare decisamente la colpa alla moto che non ha mandato in temperatura la gomma. Nel dopo gara però Pecco ha raddrizzato il tiro: “C’ero io sulla moto, e se sono caduto vuol dire che ho fatto uno sbaglio – ha detto a Sky Sport -. Non si capisce il motivo della caduta neanche leggendo i dati, è quasi inspiegabile. Non è questione di temperatura della gomma, ammetto che non ho mai visto cadute del genere in MotoGP. Poi in quel giro ero anche andato più dolce sul gas”.

Poi si è sfogato: “Dopo un weekend così fa girare ancora di più le palle, perché avremmo potuto lottare per la vittoria. Il livello di grip era basso, ma alla fine anche Fabio Quartararo mi è sembrato che non fosse al 100%. Speravo per questo di fare la gara dalla metà in poi”. E ha aggiunto: “Cadere sapendo il perché è assai meglio che cadere e non capirne il motivo. Questa è davvero una brutta storia. Rimane il fatto che Fabio è l’unico che non fa errori, ed è questo che fa la differenza“. Facendo capire chiaramente, con grande umiltà, che la differenza la sta facendo anche la forza del rivale e non solo i problemi tecnici Ducati.

Poi Bagnaia ha spiegato meglio come avrebbe voluto svolgere la gara: “Con Quartararo davanti, il piano era di non stargli troppo addosso. Non avrebbe comunque potuto gestire. Senza di me alla fine ha potuto tenere un ritmo più basso, mentre con me in pista non gli sarebbe bastato e magari avrebbe mandato in crisi la sua media. Comunque ha vinto lui”.

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