Bastianini, che fatica in Germania: tira in ballo il suo capotecnico

Il decimo posto rimediato al Sachsenring soddisfa solo a metà un Bastianini che così rischia di far riaprire i giochi per la Ducati ufficiale 2023.

C’erano da cancellare due zeri importanti, quelli del Mugello e di Barcellona. Per Enea Bastianini al Sachsenring non è arrivato il riscatto purtroppo, ma solo una “toppa” in un momento comunque non semplice per il pilota riminese, che dopo essere stato addirittura in lotta per il titolo, ora si ritrova a fare i conti più con se stesso che con la classifica. Perché ci sono ben altri problemi da risolvere. E in fretta, prima che succeda qualcosa di inimmaginabile.

Enea Bastianini (ANSA)
Enea Bastianini (ANSA)

Sì perché dopo un inizio che ha scioccato tutti, con tre vittorie nei primi appuntamenti, Bastianini sembrava destinato senza alcuna ombra al team ufficiale, che ha già appiedato Jack Miller (che ha firmato già per KTM). La lotta ora è con Jorge Martin che, complice anche dei problemi fisici, è stato decisamente al di sotto della aspettative finora. Ma con gli ultimi risultati, il riminese rischia di rimettere tutto in gioco.

Bastianini, al Sachsenring troppe difficoltà

Che il weekend non promettesse nulla di buono lo si è capito fin dal momento in cui è stato annunciato che il capotecnico, Alberto Giribuola, non poteva essere con lui al box per colpa del Covid. Per un pilota avere la stessa routine nel box ma soprattutto un dialogo con chi lo conosce bene facilita e velocizza il lavoro da fare poi per la messa a punto della moto. Ed è proprio questo che è andato in tilt al Sachsenring.

Bastianini, si sa, se non trova subito il bandolo della matassa, rischia di vivere sempre una domenica di sofferenza. E le prime avvisaglie si sono viste già il venerdì, con il passaggio poi in Q1 e la diciassettesima posizione da cui è stato costretto a partire. L’avere collegato il capotecnico da remoto non lo ha per nulla tranquillizzato. Poi se ci mettiamo la bandiera a scacchi in FP3 presa per pochi millesimi, quando poteva stampare con un ultimi tentativo il tempo che gli avrebbe regalato la Q2, il quadro è completo. Il nervosismo ha rischiato seriamente di rovinare la gara della domenica, durante la quale però Enea è riuscito, passo dopo passo, a rimontare fino a conquistare una top ten che poteva anche essere qualcosa di più ma che, alla luce di tutto, forse era il massimo ottenibile stavolta.

Ma non basta per Bastianini, uno che vuole essere più costante e lottare con i migliori per conquistarsi un posto al sole. Ora c’è la certezza che avrà una moto ufficiale nel 2023, ma non è ancora chiaro in quale team, se Pramac o addirittura accanto a Bagnaia, come in teoria sembrava essere sicuro fino a qualche settimana fa. La contemporanea ripresa di Jorge Martin sembra remargli contro e la pressione si comincia a sentire.

Sono contento a metà. – ha poi detto a fine gara -. Sono partito male, la moto si è impennata ma poi ho tenuto un buon ritmo. Ho comunque dovuto gestire molto le gomme e non è stato facile, perché nel corso della gara il feeling è peggiorato. Ma la decima piazza rimane buona, per quanto visto“.

Poi ha ammesso: “Non penso che avrei potuto lottare per il podio partendo più avanti, magari quarta o quinta posizione. Però devo ammettere che con i se e con i ma non si fa niente. Ad Assen dobbiamo ricominciare a fare bene. Abbiamo vissuto dei weekend complicati senza capo tecnico e non è stato semplice. Ora però dobbiamo ripartire”.

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