Ferrari, Leclerc invidioso di Verstappen? La sua risposta è da applausi

Il pilota della Ferrari, Charles Leclerc, ha parlato del suo rivale alla corona iridata. Il pilota della Red Bull Racing è primo in classifica e il monegasco ha le idee chiare sul futuro.

A gettare uno sguardo alle classifiche, un po’ di invidia per i concorrenti alla corona iridata potrebbe scattare. La Red Bull Racing domina nei costruttori con 279 punti. La Ferrari, invece, è ancora ferma a 199 dopo il doppio DNF di Baku. La Mercedes, invece, è salita a 161 punti, soli 38 in meno della Rossa. Ora la Scuderia deve voltare pagina, ma inizia a sentire il fiato sul collo della Stella a tre punte. Uno scenario impensabile sino a qualche settimana fa.

Charles Leclerc Max Verstappen (LaPresse)
Charles Leclerc Max Verstappen (LaPresse)

Leclerc era in pieno controllo dopo uno start stagionale da applausi. La classifica piloti ora vede Max Verstappen a quota 150 e Sergio Perez a quota 129. Charles Leclerc è scivolato al terzo posto, a 116 punti, soli 17 in più di George Russell. Un doppio passo indietro causato dai problemi di affidabilità e qualche risultato negativo inaspettato, come a Monaco. La Rossa non vince una gara dal 10 aprile scorso e la situazione è degenerata nell’arco di poche settimane. La concorrenza non ha più sbagliato un colpo, conquistando vittorie a ripetizione.

Il monegasco rischia di diventare il pilota con la peggior % di pole position convertite in vittorie. Charles ha concretizzato solo in quattro occasioni, ben 15 partenze al palo. Il ventiquattrenne, ultimamente, non è stato aiutato granché dalla sua squadra a trasformare i suoi sforzi in qualifica in trionfi domenicali. Oltre all’errore strategico di Montecarlo, i motori della sua Ferrari sono andati in fumo in Spagna e in Azerbaijan. Charles Leclerc avrebbe potuto comandare la classifica piloti con ampio margine su Max Verstappen se solo avesse avuto un’auto affidabile in tappe, sulla carta, tutt’altro che sfavorevoli alle caratteristiche della monoposto italiana.

Leclerc ha confessato che determinati errori non sono ammissibili per una squadra che vuole essere in lotta per il titolo mondiale. Il ferrarista ci crede e vorrebbe coronare il suo sogno. Guai tecnici ed errori strategici del team lo hanno limitato molto negli ultimi anni. Ha avuto una disavventura anche nelle scorse ore. Nel 2022 ha finalmente una vettura all’altezza del suo talento, ma le cose non stanno andando come le aspettative. La Red Bull Racing ha perso punti pesanti nella prima fase di stagione, a causa dei problemi tecnici, ma si è saputa riprendere alla grande, non sbagliando più una mossa.

Ferrari, la forza di Charles Leclerc

Leclerc crede, fortemente, nelle potenzialità della vettura e nel suo team. Una volta trovato il modo di risolvere l’affidabilità del mezzo, Charles è convinto di poter tornare a fare la differenza in gara. Entrambi i piloti della Scuderia sono pronti a lottare per il titolo mondiale, volendo invertire una rotta negativa che è iniziata al termine del 2008. A Maranello si vorrebbe aprire un ciclo vincente, ma gli avversari sono già abituati a lottare per il massimo traguardo possibile. Il Canada sarà già una prova decisiva. Nonostante la complicata situazione, il monegasco ha ammesso che non ha nulla da invidiare al campione del mondo in carica.

Alla domanda esplicita sull’invidia a Max, Charles ha risposto: “No e credo che neanche lui invidi qualcosa di me. Siamo due piloti diversi, io mi concentro su me stesso per essere la migliore versione di me, non sarò mai qualcun altro. Sono contento del mio sviluppo e continuerò a evolvermi”, ha confessato Leclerc circa Verstappen. Il coetaneo ha già vinto un titolo mondiale nella sfida dello scorso anno a Lewis Hamilton. Il ferrarista non è potuto essere della partita, non avendo un’auto all’altezza dei competitor.

Leclerc ha aggiunto: “Mi sento una persona normale, anche se faccio uno sport, non lo chiamo lavoro, molto speciale che non è da tutti. Sono solo fortunato. Ho una routine: dieta, palestra, riposo. La disciplina è il cambiamento maggiore che ho fatto. In un anno così io voglio essere al 110% per 22 gare. Arriveremo a 24? Sarò ancora più in forma”. Per fare il pilota “servono velocità, precisione, concentrazione. E coraggio. Prendiamo Gedda: pista molto veloce, muri vicini. Lì senti il rischio che stai prendendo ma devi andare e non pensarci, questo è quello che mi piace di questo sport. So che è pericoloso, ma a me piace giocare con i limiti”.

In carriera ha ricevuto diversi appellativi, da predestinato a principe, ma il suo preferito è un altro. “Sono tutti positivi e mi fanno molto piacere, ma quello che mi piace di più è quello che mi diede mio padre, pins à roulettes quando ho iniziato a correre, avevo 4-5 anni, ero tutto piccolo e si vedeva solo il casco grande”, ha dichiarato il ventiquattrenne. Il ferrarista ha anche un altro sogno nel cassetto e riguarda una sua linea di abbigliamento. “Vorrei farlo in futuro, è una delle mie passioni, credo che la moda sia un mezzo per esprimersi senza parlare. Per ora mi accontento di indossare delle cose che mi piacciono. La mia testa è impegnata a cercare di vincere il Mondiale”, ha chiosato il monegasco.

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