Come funziona un’auto ad idrogeno: ecco tutti i segreti di questa tecnologia

Le auto Fuel-cell sono auto a trazione elettrica, ma alimentate tramite l’idrogeno. Una soluzione che sarebbe, veramente, green e che attira le case produttrici.

La prima auto a idrogeno lanciata in Europa è stata la Toyota Mirai. Questa vettura trasforma l’idrogeno in energia elettrica direttamente a bordo, usando le celle a combustibile e sprigionando solo vapore acqueo. A differenze delle vetture full electric, le FCEV non richiedono la ricarica delle batterie. Si tratta di energia autoprodotta che sfrutta il processo chimico dell’elettrolisi inversa.

Auto idrogeno (Adobe Stock)
Auto idrogeno (Adobe Stock)

Il veicolo è un concentrato di tecnologia estremo, sfruttando l’idrogeno stoccato in un apposito serbatoio e l’ossigeno, prelevato dall’ambiente esterno. La vettura ha bisogno di un rifornimento presso strutture apposite, una volta terminato il gas. La differenza clamorosa con le EV sta nei tempi di ricarica. L’operazione per le auto a idrogeno richiede in media soli 5 minuti. Il funzionamento delle FCEV è reso possibile dalla reazione chimica tra questo gas e l’ossigeno. La vettura si compone di alcuni elementi fondamentali, in parte simili a quelli di una EV, come il motore elettrico, le celle a combustibile, il serbatoio dell’idrogeno e il pacco batterie.

Il principio su cui si fonda questa modernissima tecnologia è simile alle vetture 100% elettriche, con la grande differenza del processo chimico di cui sopra. La produzione di energia elettrica permette di alimentare il pacco batteria e sistema di accumulo che viene ricaricato fino a quando nell’auto è presente l’elemento dell’idrogeno nel serbatoio. Cosa rilascia una FCEV? Banalmente acqua che fuoriesce dal tubo di scarico, sotto forma di vapore acqueo. Per questo motivo sarebbe una soluzione più green, comoda e smart delle EV. Persino il quattro volte campione del mondo, Alain Prost, ha proposto il passaggio all’idrogeno.

Auto a idrogeno, zero emissioni inquinanti

Le auto elettriche hanno la capacità anche di recuperare l’energia dalle frenate e dalle decelerazioni, ottimizzando l’efficienza di questo processo. L’assenza di emissioni rappresenta il pro più grande delle vetture a idrogeno. Si tratta di auto che hanno un’ottima ripresa, proprio come le vetture EV, e sono anche silenziose come le auto full electric. Lo stile di guida è simile, ma hanno il vantaggio di non essere condizionate dalle temperature esterne.

A differenze delle auto elettriche, le Fuel-cell non patiscono delle temperature gelate dell’inverno. Il freddo non rappresenta un limite, esattamente come l’autonomia che è molto elevata e con tempi di sosta ridotti. Il serbatoio nel giro di cinque minuti è già pieno. Quanto costa un pieno di idrogeno? Il pieno è di circa 5kg e permette un’autonomia di circa 600 chilometri. Il costo di un kg oscilla tra i 12 e 15€, ma può essere anche inferiore a seconda della fonte di produzione. Per ottenere l’idrogeno occorre, però, consumare grandi quantità di energia, inficiando i benefici ecologici delle vetture, oppure estrarlo dai combustibili fossili. Persino la F1 si interroga sul futuro con un possibile ingresso dei motori a idrogeno.

Come forse avrete già intuito un’auto a idrogeno costa ancora una cifra proibitiva per i più. La Toyota Mirai, ad esempio, parte da 66.000 euro. Il SUV Hyundai Nexo, invece, presenta un costo di circa 70.000 euro, un’autonomia di 666 Km e 5 anni di garanzia con chilometraggio illimitato. Un’altra questione spinosa riguarda anche la difficoltà della produzione di idrogeno puro e la complessità nella creazione di un’infrastruttura di rifornimento capillare su tutto il territorio mondiale. Per questi motivi sono state vendute pochissime auto Fuel-cell sino ad oggi. Una casa produttrice lungimirante come la Toyota ci crede, ma se i prezzi rimarranno stratosferici, non potrà mai rappresentare una rivoluzione percorribile da tutti.

L’interesse per una trasformazione, veramente, ecologica è alle stelle ed è tempo di dare il giusto spazio mediatico alle vetture a idrogeno. Le FCEV sono poco sponsorizzate nella corsa alla transizione elettrica. Le istituzioni e i marchi iniziano a rendersi conto degli incredibili vantaggi di un futuro parco circolante a idrogeno. La VW ha annunciato che produrrà un veicolo a idrogeno nel 2025 in partnership con l’Audi. I principali marchi, per ora, stanno facendo all-in sulle vetture 100% elettriche. L’idrogeno può aver una forte incidenza, inoltre, negli altri mezzi di trasporto come gli aerei, i camion e le navi. “Le auto elettriche hanno i loro limiti, le vetture del futuro saranno a idrogeno”, fu la dichiarazione bomba di Felix Gress, direttore del reparto comunicazioni e affari pubblici di Continental, nel 2019.

Le vetture a batteria hanno evidenti limiti, seppur stanno migliorando sotto tanti aspetti. “La tecnologia Fuel-Cell non è ancora pronta per fare il suo ingresso sul mercato. Entro il 2030 lo sarà, specialmente nelle autovetture che percorrono lunghe distanze o camion”, annunciò Gress. Il passaggio alle vetture a idrogeno potrebbe avere un impatto fortissimo sulla Terra. I player sono consapevoli degli effetti positivi della tecnologia, ma l’obiettivo dovrebbe essere quello di riuscire ad abbassare i prezzi dei veicoli e creare una rete strutturale che consenta la diffusione massiccia delle FCEV.

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