Leclerc, i numeri sono eloquenti: in pochi hanno fatto peggio di lui

Charles Leclerc ha dovuto ingoiare l’ennesimo boccone amaro della sua carriera, nonostante avesse strappato una pole position da urlo sulle stradine del Principato di Monaco.

Charles Leclerc potrebbe iniziare a pensare ad una vera e propria maledizione sulle stradine della sua Monaco. Stavolta ha colto un quarto posto, ma avrebbe potuto quantomeno calcare il suo primo podio da quando corre in F1. Il tabù è iniziato nel 2017, quando il monegasco era ancora impegnato nelle categorie minori. Dopo tantissimi ritiri per problemi tecnici, nel 2022 è arrivata la beffa peggiore quando sembrava tutto apparecchiato per il suo primo successo a Monaco nella categoria regina del Motorsport.

Charles Leclerc (LaPresse)
Charles Leclerc (LaPresse)

CL16 si è presentato nel Principato con il chiaro obiettivo di riscattare il pessimo weekend di Barcellona. Il DNF per un problema tecnico ha dato una prima mazzata pesante alla sua classifica. Il sorpasso di Max Verstappen era del tutto inatteso, dopo un inizio di stagione da brividi. Nel Gran Premio del Bahrain il ferrarista aveva esordito con una super prestazione che aveva annichilito gli avversari, ancora in difficoltà a livello di affidabilità o di performance.

Con entrambe le Red Bull Racing out per guai tecnici, la doppietta del Bahrain aveva stappato la stagione con un risultato già rilevante, in termini di classifica, sui diretti rivali al titolo. La Mercedes W13 si è presto rivelata una vettura piena di problemi, afflitta dall’effetto porpoising che ha limitato le ambizioni di Lewis Hamilton e George Russell. Il Gran Premio in Arabia Saudita aveva confermato una Ferrari F1-75 in lotta per il primo gradino del podio, nonostante le caratteristiche del velocissimo tracciato cittadino di Jeddah.

Max Verstappen, nel finale di gara, ne aveva di più e Leclerc non è riuscito a difendere la prima posizione nelle concitate battute finali. A Melbourne la Rossa era risultata imprendibile e CL16 aveva capitalizzato con un grand chelem spettacolare, il primo della sua carriera. Pole position, giro più veloce in gara e vittoria, senza mai cedere la prima posizione. Un evento più unico che raro, considerato che il Kaiser Michael Schumacher è stato in grado di farlo in sole cinque occasione nella sua intera carriera.

Le statistiche impietose di Leclerc

La Ferrari ha dilapidato un vantaggio nelle tappe successive a causa di qualche errore individuale degli uomini al muretto box della Rossa, per problemi di affidabilità e qualche sbaglio alla guida dei piloti. Una costante è rappresentata dal giro decisivo del Q3. Charles Leclerc è, certamente, il migliore in qualifica e lo dimostrano i suoi numeri. Nonostante non abbia avuto per anni un’auto vincente, il monegasco ha già colto 14 pole position in carriera. Un numero impressionante per un pilota così giovane.

Max Verstappen, entrato nel circus da minorenne, ha lo stesso numero di pole del ventiquattrenne della Ferrari. La differenza risulta lampante nei dati legati alle vittorie. Max Verstappen ha ottenuto un titolo mondiale e ha marcato 24 trionfi, mentre Leclerc ha conquistato il successo solo a Spa e Monza nel 2019, mentre nel 2022 ha vinto in Bahrain e Melbourne. Troppo poco per un pilota che vuole puntare alla sua prima corona iridata. La F1-75 è uscita con le ossa rotte nel confronto con la RB18 anche su piste dove avrebbe dovuto dominare, nonostante le super pole di Leclerc.

Il pilota è stanco di non concretizzare gli sforzi della qualifica. A Monaco, Charles Leclerc voleva vincere davanti al suo pubblico e riacciuffare in classifica Max Verstappen. Non c’è pista migliore per partire davanti a tutti e, invece, gli strateghi al muretto box Ferrari hanno rovinato tutto e a beneficiarne è stata ancora una volta una RB18. Le sole quattro vittorie in carriera di Leclerc sono un dato negativo che rischia di avere un impatto nella sfida al campione del mondo olandese e sull’andamento del campionato 2022. I numeri parlano chiaro: la Ferrari deve svegliarsi.

Il monegasco è tra i piloti F1 che in assoluto hanno concretizzato di meno le pole position conquistate in carriera. Charles Leclerc ha conquistato ben cinque partenze al palo nel 2022 in sette tappe disputate. Nel 2019, nonostante non fosse in lotta per il mondiale, collezionò più pole di chiunque altro driver della griglia, battendo mr. 103 pole Lewis Hamilton. Il ventiquattrenne non è stato aiutato granché dalla sua squadra a trasformare i suoi sforzi in qualifica in trionfi domenicali. Charles Leclerc avrebbe potuto comandare la classifica piloti con ampio margine su Max Verstappen. Con gli occhi lucidi, al termine della corsa di Monaco, ha massacrato la Scuderia per i suoi errori.

I meccanici, l’anno prima, avevano trascurato una piccola crepa sull’albero di trasmissione durante l’ispezione della vettura dopo l’incidente in qualifica dove CL16 era risultato il più veloce. Su auto-motor-und-sport, nelle Crazy Stats della settimana, è emerso un dato inquietante. La Ferrari del numero 16 è stata in testa 14 volte e nonostante le pole, ci sono state solo quattro vittorie. Questo è un esiguo tasso del 28,5%. Dei 63 driver che hanno vinto almeno un GP dalla pole position in Formula 1, solo 12 piloti hanno un tasso ancora peggiore di Leclerc: Riccardo Patrese – 25,0%, Mike Biancospino – 25,0%, Jarno Trulli – 25,0%, Juan Pablo Montoya – 23,1%, Ronnie Peterson – 21,4%, Nelson Piquet – 20,8%, Giuseppe Farina – 20,0%, Clay Regazzoni – 20,0%, David Coulthard – 16,7%, Jean Pierre Jabouille – 16,7%, Ralf Schumacher – 16,7% e Renè Arnoux – 11,1%. Tutti i piloti sopracitati nella lista non sono più attivi. Max Verstappen ha la migliore conversione con il 71,4% dei piloti impegnati in pista.

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