F1, la Red Bull passa al contrattacco: ecco cosa vuole dalla FIA

La Red Bull Racing non si accontenta del successo di Sergio Perez nel GP di Monaco e del terzo posto di Max Verstappen. Ecco cosa pretende dalla FIA.

Il Gran Premio di Monaco ha rinforzato la posizione in classifica del team di Milton Keynes. La squadra austriaca ha trovato il modo di allungare, nonostante le caratteristiche del layout del Principato non fossero ideali per la RB18. La Ferrari avrebbe dovuto demolire l’armata austriaca, ma a livello strategico sono stati colti alla sprovvista dalle mosse degli uomini della RB. La wing car austriaca non soffre di porpoising. Ecco la trovata geniale di Adrian Newey.

Red Bull Christian Horner (Ansa Foto)
Red Bull Christian Horner (Ansa Foto)

Perez ha anticipato il valzer dei pit stop, chiedendo a gran voce, via radio, il passaggio alle mescole intermedie. Il messicano ha iniziato a volare in condizioni di pista sempre meno da full wet e in casa Ferrari i calcoli sono stati errati. Affidarsi troppo alla tecnologia procedurale dei software ha portato Rueda a commettere errori madornali. In giro di pochi secondi, Leclerc è scivolato alle spalle di entrambe le RB, a causa di un doppio pit stop. Oltre il danno la beffa: la Ferrari “penalizzata” anche dalla FIA.

Il monegasco è impazzito dalla rabbia in momenti molto concitati, quando ha realizzato di essersi ritrovato in coda, in pit lane, del compagno di squadra spagnolo, a parità di mescola. Il destino ha aiutato a questo giro la Red Bull Racing, dato che entrambe le Ferrari hanno trovato il traffico delle Williams nelle fasi clou, oltre alla pioggia che è caduta copiosa pochi istanti prima del via della corsa, previsto inizialmente per le 15. Lo start è stato ritardato più volte, facendo crescere la tensione dei piloti in pista.

La roulette di Monaco non ha detto rosso, ma il caos generato nei momenti prima dello spegnimento dei semafori non ha rappresentato una bella immagine per la F1. Il più antico tracciato cittadino del mondo ha sempre regalato momenti di suspense nelle rare giornate piovose di maggio. Tutti i driver sono stati costretti a montare le gomme full wet, sebbene non tutte le squadre fossero pronte all’evenienza. Alle 15:16 la prima partenza alle spalle della Safety Car, ma già dopo la prima tornata era palese che i piloti non avrebbero potuto iniziare la gara con ritardo.

F1, la Red Bull vuole vederci chiaro

Il Gran Premio di Monaco è scattato con più di un ora di proroghe, sempre dietro alla SC. I tifosi si aspettavano che la gara partisse, invece, puntuale alle ore 15. La scelta del direttore di gara Eduardo Freitas ha lasciato molti appassionati perplessi. In realtà, solo al termine della corsa, si è scoperto che vi era stato un problema all’impianto elettrico del circuito. La pioggia aveva innescato un blackout al panello delle luci. Il malfunzionamento del sistema di partenza, causato da un cortocircuito per il precedente acquazzone, è stato determinante. La corsa è stata ridotta da 78 a 64 giri.

I problemi elettrici sono stati risolti nel giro di quindici minuti, ma hanno determinato il ritardo dello start. Un fatto non di poco conto che ha avuto dei risvolti importanti ai fini della corsa. Diversi piloti sono stati in disaccordo con le decisioni prese dalla direzione gara. Il campione del mondo, Max Verstappen, ha gridato alla radio: “Cosa stiamo aspettando? Finché non sarà asciutto o qualcosa del genere!”. George Russell, al termine della gara, ha aggiunto: “In retrospettiva è facile dirlo, ma quando avremmo dovuto iniziare le condizioni erano adatte alle intermedie, quindi avremmo potuto iniziare. Probabilmente avrebbero dovuto sventolare bandiera rossa più tardi. Sarebbe stato meglio piuttosto che ritardare sempre di più la partenza”.

Lewis Hamilton, dall’alto della sua esperienza, ha detto: “Quando ha iniziato a piovere, avremmo potuto iniziare a correre. Poi ha iniziato a piovere molto forte e ci siamo dovuti fermare. Siamo piloti di Formula 1, quindi non è certo un buon motivo. Ne parleremo durante il briefing dei piloti, ma avremmo dovuto iniziare la corsa”. Christian Horner, team principal della RB, pretende ora dei chiarimenti dalla Federazione. È sempre un po’ pericoloso anticipare il tempo. Puoi guardarlo da più angolazioni. Sarebbe stato meglio iniziare la gara e solo dopo reagire al diluvio con la Safety Car o una bandiera rossa?

Dopo questo fine settimana dovrebbe comunque essere riconsiderato – ha sottolineato Christian Horner a Racingnews365 – la direzione gara sta ovviamente facendo del suo meglio. Ci sono molte nuove persone nel sistema e questo inevitabilmente richiede del tempo prima che si abituino”. Alla fine alla Red Bull Racing è andata alla grande con il primo posto di Sergio Perez, al terzo trionfo in carriera, e la medaglia di bronzo di Verstappen. La RB ora ha 36 punti di vantaggio sulla Ferrari nei costruttori, mentre Max ha allungato a 9 lunghezze sul Charles.

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