Dov’è davvero il serbatoio di benzina delle MotoGP? Scopriamolo

Le MotoGP sono dei prototipi in grado di raggiungere delle velocità elevatissime, ma nascondono anche delle curiosità particolari.

Come sappiamo, la MotoGP è la categoria regina del Motomondiale, l’espressione massima del motorsport a 2 ruote, la corrispondente della F1. Questa disciplina è famosa in tutto il mondo, e tantissimi paesi possono vantare la possibilità di ospitarne un Gran Premio. In Italia, ce ne sono ben due, al Mugello ed a Misano, ma la regina è la Spagna, dove si gareggia a Jerez de la Frontera, a Barcellona, ad Aragon ed anche a Valencia.

MotoGP (ANSA)
MotoGP (ANSA)

La MotoGP è nota ed amata dagli appassionati per le impressionanti prestazioni che riesce a sprigionare. Le velocità di punta non hanno nulla da invidiare alle F1, anzi, spesso sono anche superiori sui lunghi rettilinei, proprio grazie alla meno resistenza aerodinamica che creano ed al peso ben più esiguo.

Nel 2021, la velocità più alta registrata è appannaggio della Ducati, che grazie a Michele Pirro ha raggiunto i 357,6 km/h sul rettilineo del Mugello, durante le prove libere 3 del Gran Premio d’Italia. Il motore prodotto a Borgo Panigale è, storicamente, quello che sprigiona la maggior potenza, ma va detto che Honda negli ultimi anni ha ben ridotto il gap. Va detto che anche la Suzuki è riuscita ad avvicinarsi in questa stagione, così come l’Aprilia che è incredibilmente in lotta per il titolo.

Aleix Espargaró si è infatti imposto in Argentina, ed ha un distacco di appena 7 punti nel mondiale dalla Yamaha del campione del mondo in carica, vale a dire Fabio Quartararo. Per quanto riguarda la Ducati, sono arrivate ben tre vittorie nelle prime sei gare, due con Enea Bastianini ed una con Pecco Bagnaia, che in Spagna ha riscattato un pessimo avvio di stagione riportandosi a -33 dal leader della classifica iridata.

Attualmente, i nostri beniamini sono in Francia per il settimo atto stagionale, che si disputa a Le Mans. L’equilibrio ha regnato sovrano nelle prime sessioni di prove libere, e fare un pronostico sui favoriti è quasi impossibile. La battaglia è sempre più accesa, anche se la top class ha subito un brutto colpo con l’annuncio del ritiro della Suzuki. Attualmente, non ci sono altri costruttori alla finestra, ed è probabile che verrà sostituita da altre due moto private.

MotoGP, ecco dove si trova il serbatoio

Il serbatoio delle MotoGP si trova davanti al manubrio, anche se in passato non sono mancate delle soluzioni davvero curiose. Nel 2016, la Yamaha presentò un serbatoio situato non più di fronte al pilota, ma dietro il sedile, la maggior parte del carburante era contenuta sotto alla sella mentre tutti gli altri costruttori lo hanno sempre mantenuto davanti al pilota.

All’epoca, la casa di Iwata adottò tale soluzione per cercare un miglior bilanciamento, ma oggi la posizione è tornata consona e non si trova più sotto al codone. Per quanto riguarda il carburante che viene imbarcato durante le gare, in MotoGP viene consumato un limite di 22 litri per ogni gara.

Con i ritmi tirati e le alte prestazioni che sono state raggiunte recentemente, a volte i piloti sono costretti persino a risparmiare qualche litro di benzina durante la gara, magari mettendosi in scia a chi li precede o spingendo semplicemente di meno rispetto a quanto potrebbero fare nelle massime condizioni.

Le moto attuali sono ormai dei mostri di tecnologia, sulla quale ha avuto grande impatto l’aerodinamica. La Ducati è stata la pioniera grazie all’ingegner Gigi Dall’Igna, che ha introdotto dapprima le ali e poi gli abbassatori, soluzione che verrà in parte vietata dal prossimo anno. Vista la grande velocità di sviluppo che hanno questi mezzi, non saremo sorpresi se nelle prossime stagioni ci troveremo nuovamente di fronte a qualche genialata di alto livello.

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