F1, Russell “al servizio” di Hamilton alla Bottas? Dichiarazioni discutibili

Il pilota inglese, George Russell, al termine del GP di Miami ha rilasciato delle parole opinabili in merito al comportamento di un valido compagno di squadra.

In F1 il proprio compagno di squadra rappresenta il primo dei nemici in pista. Lo hanno affermato tantissimi piloti del passato e dell’era attuale della categoria regina del Motorsport. Rappresentando un riferimento interno, a parità di vettura, il teammate è il primo pilota da battere per dimostrare la leadership nel team. In Mercedes, a seguito del titolo vinto da Nico Rosberg nel 2016, la scelta fu quella di puntare su una seconda guida da affiancare ad Hamilton con un profilo ben diverso dal campione tedesco.

George Russell (Ansa Foto)
George Russell (Ansa Foto)

Nelle dichiarazioni di facciata Lewis e Valtteri sono sempre partiti alla pari ad inizio anno, ma all’occorrenza il finlandese ha prestato il fianco al sette volte campione del mondo. Non sempre certe azioni erano necessarie, data la superiorità tecnica delle frecce d’argento ma il nordico ha sempre obbedito agli ordini di scuderia, anche perché non è mai stato in grado di lottare per il campionato. I team order sono avvenuti in tutti i top della storia, Scuderia Ferrari compresa.

Vi sono, poi, delle regole non scritte che prevedono un comportamento in pista soggettivo nella sfida con il proprio teammate. C’è chi è molto duro, sin dal principio, con il compagno di squadra, cercando di marcare il territorio, pur conservando un rapporto splendido. C’è chi, invece, ha un piede diverso e, di conseguenza, determinate frizioni non si vengono nemmeno a creare. E’ il caso in questa stagione di Max Verstappen e Charles Leclerc che stanno surclassando i rispettivi compagni di squadra, Sergio Perez e Carlos Sainz.

In casa Mercedes, nel 2022, i valori sono molto vicini. Archiviata l’esperienza con Bottas, la Stella a tre punte ha scelto di promuovere George Russell. Quest’ultimo è uno di quei piloti in grado di scrivere pagine importanti della storia della F1. Freddo e calcolatore, non ha avvertito alcuna pressione ad affiancare uno dei piloti più forti di sempre.

Le parole di George Russell

Nelle prime 5 gare del 2022 George Russell è l’unico driver della griglia in grado di terminare in top 5 ogni GP. Un risultato splendido che lo porta ad essere in quarta posizione in classifica con 59 punti, sei in più di Carlos Sainz che guida una magnifica F1-75. L’inglese sta andando oltre i limiti della W13, afflitta dai problemi di porpoising. A Miami è stato autore di una magnifica rimonta, recuperando dalla quindicesima posizione del lap 1 alla quinta.

La Mercedes, al momento, è la terza forza ma a distanza siderale da Ferrari e Red Bull Racing. Nel corso della gara, l’inglese ha avuto la possibilità di montare un nuovo set di gomme medie per issarsi in quinta posizione e superare il teammate Hamilton. Lewis si è lamentato della strategia perché avrebbe potuto rientrare ai box, esattamente come il compagno di squadra, e giocarsi la quinta piazza. Lewis è arrivato, alla fine, nella stessa posizione in cui è partito.

Le immagini hanno indugiato sul duello tra i due della Mercedes. I teammate si sono superati diverse volte, finché il nativo di King’s Lynn non ha dato lo strappo finale. George ha lasciato tantissimo spazio, ogniqualvolta Lewis provava un attacco. “Quando lotti col tuo compagno di squadra devi mostrare rispetto e lasciare un po’ più di spazio – ha dichiarato George Russell a  Sky Sport UK – la mossa è stata complicata e sono andato largo, prendendo tanto sporco. Ovviamente sono uscito di pista e ho dovuto rifare tutto da capo, ma mi sono divertito e penso che ci sia rispetto tra noi. Lewis oggi è stato sfortunato, non puoi fare granché con gomme hard vecchie di 20 giri. E’ stata una gara brutale: tantissimo caldo, siamo tutti sudati, i miei occhi bruciavano, quindi devo trovare il modo per risolvere questo problema”.

George Russell ha vinto il duello con Lewis Hamilton, ma è sembrato un testa a testa sin troppo morbido. Sarebbe curioso vederli in azione con una Mercedes in grado di vincere delle gare. Il giovane, comunque, in merito al risultato di Miami ha aggiunto: “Provo sentimenti contrastanti ad essere onesti. In base a dove ero ieri, oggi è un buon risultato, ma se dopo venerdì mi avessi detto che avremmo finito quinto e sesto e a tanti secondi dal primo, sarei rimasto deluso. La vettura è veloce, ma non abbiamo la chiave per sbloccare questa performance e non ne capiamo il motivo”.

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