Ferrari, ecco il risultato della protesta dei rivali: il Cavallino se la cava?

La Ferrari è stata accusata dalla McLaren per aver provato un fondo inedito nei test Pirelli di Imola. Ecco cosa è emerso dall’inchiesta.

In casa Ferrari si guarda con fiducia al Gran Premio di Miami. Charles Leclerc è apparso in gran forma nel venerdì di prove libere, concluso in seconda posizione alle spalle della Mercedes di George Russell. La sensazione è che sia la Rossa che la Red Bull si siano tenuti molto in tasca, anche se va riconosciuta l’ottima crescita messa in atto dalle frecce d’argento in questo fine settimana.

Ferrari F1-75 (LaPresse)
Ferrari F1-75 (LaPresse)

Il leader del mondiale è stato il più competitivo in termini di passo gara, risultando l’unico in grado di girare costantemente sotto il piede dell’1’34”, ma va detto che le monoposto del team di Brackley sono riuscite a restare piuttosto vicine. Impossibile dare giudizi sulle RB18, con Max Verstappen che non ha praticamente girato tra problemi alla trasmissione, allo sterzo ed ai freni.

L’altra faccia della medaglia in casa Ferrari riguarda Carlos Sainz, protagonista dell’ennesimo errore durante la seconda sessione di prove libere. Il madrileno aveva trovato un ottimo feeling con la sua Rossa in quel di Miami, ma sin dalla mattinata ha rischiato fin troppo. Un testacoda non gli aveva consentito di simulare la qualifica nella prima sessione, mentre in quella pomeridiana è arrivato l’incidente proprio nel momento in cui era in testa alla classifica.

Carlitos sta forzando eccessivamente per tenere il passo di Leclerc, anch’egli incline all’errore ma dotato di una velocità ineguagliabile per lo spagnolo. Per la prima volta in carriera, l’iberico dispone di una macchina da mondiale, ma non riesce a gestire la pressione. Dopo il botto di ieri pomeriggio, tra lui e Mattia Binotto c’è stato un lungo briefing, nella speranza che si sia giunti ad una soluzione. In qualifica non saranno ammessi altri errori, altrimenti la situazione si farebbe molto delicata.

Ferrari, ecco cosa ha deciso la FIA

Vi avevamo parlato nella giornata di ieri di un’offensiva nei confronti della Ferrari. Stando a quanto riportato da “Motorsport.com“, la McLaren avrebbe pronta una lettera con una richiesta di chiarimento alla FIA per sapere se il fondo che Carlos Sainz ha utilizzato nei collaudi delle gomme 2023 era nuovo e, dunque, vietato, o se era già stato usato dalla Rossa in precedenza.

Sin dalle prime ore però, i membri della Scuderia modenese avevano professato grande tranquillità, assicurando che quanto era stato fatto rispettava in pieno il regolamento. Le ultime indiscrezioni parlavano anche di un altro team impegnato in una protesta ufficiale contro il Cavallino, ma la FIA ha già fatto chiarezza.

Non verranno presi infatti provvedimenti contro la Ferrari, perché quella tipologia di fondo era già stato deliberato in precedenza, ed il caso è già stato chiuso. Ricordiamo che non si tratta della prima “accusa” contro il Cavallino, visto che diversi team hanno protestato per via dell’eccessiva somiglianza tra la Rossa e la Haas.

In realtà, le due vetture non hanno praticamente nulla in comune, se non per la grandezza dei sidepods che però hanno una concenzione del tutto differente. Gli uomini della Federazione Internazionale hanno deciso di fare un’ispezione nello stabilimento della squadra statunitense situato a Maranello, senza riscontrare alcun tipo di irregolarità.

La Scuderia modenese e la squadra diretta da Gunther Steiner sono quelle maggiormente cresciute grazie ai nuovi regolamenti, ed è normale che la concorrenza cerchi in tutti i modi di mettere i bastoni tra le ruote, specialmente nella prima parte di stagione. Un nuovo caso è stato chiuso, ed ora è bene concentrarsi sul fine settimana di Miami e su quelli che saranno gli sviluppi futuri. A Barcellona è atteso un pacchetto del tutto nuovo, che potrebbe aiutare ad allungare su tutti gli altri.

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