F1, tabù da sfatare per Leclerc e Sainz: il dato che preoccupa la Ferrari

Il mondiale di F1 sbarca a Miami, dove si disputerà la prima delle due gare stagionali negli USA. Leclerc e Sainz vogliono un bel risultato.

La F1 fa ritorno negli Stati Uniti d’America per il Gran Premio di Miami, undicesimo tracciato in questo paese in cui il Circus gareggerà. Le prime competizioni della massima formula vennero disputate ad Indianapolis negli anni Cinquanta, con Riverside che ospitò un edizione nel 1959 e Sebring nel 1960.

F1 Carlos Sainz e Charles Leclerc (ANSA)
F1 Carlos Sainz e Charles Leclerc (ANSA)

In seguito, la carovana si spostò a Watkins Glen, dove la F1 corse dal 1961 al 1980. Dal 1976 al 1983 si corse anche a Long Beach, e nel biennio 1981-1982 ci fu spazio anche per due tappe a Las Vegas, nell’ultima delle quali si decise il campionato del mondo che venne vinto dalla Williams di Keke Rosberg.

Dal 1982 al 1988, il Circus è stato ospite a Detroit, nel 1984 anche a Dallas, dal 1989 al 1991 a Phoenix, prima di un lungo decennio di assenze dal panorama statunitense. Il ritorno da queste parti avvenne nel 2000, quando venne ripristinata la tappa di Indianapolis, terra di conquiste per la Ferrari.

Il Cavallino vinse nello storico impianto dell’Indiana per sei volte su otto edizioni, tutte cannibalizzate da Michael Schumacher. Le restanti due andarono alla McLaren, nel 2001 con Mika Hakkinen e nel 2007 con Lewis Hamilton, all’epoca al secondo successo nella massima serie automobilistica.

Dopo altri cinque anni di assenza, la F1 tornò negli USA nel 2012, quando esordì in calendario il tracciato di Austin, che ancora oggi ospita il Gran Premio degli Stati Uniti d’America. Dal prossimo anno, dopo l’aggiunta di Miami, saranno addirittura tre le tappe oltreoceano, visto che verrà introdotta anche una gara a Las Vegas.

Ad Austin, la Ferrari ha vinto solo una volta, con Kimi Raikkonen nel 2018, lasciando il dominio a Red Bull e Mercedes che hanno demolito gli avversari su questo tracciato. Il team di Milton Keynes è favorito per l’appuntamento di Miami, con Charles Leclerc e Carlos Sainz che dovranno fare di tutto per cercare di rimediare al disastro di Imola.

F1, Leclerc e Sainz vogliono sfatare il tabù del podio

Carlos Sainz ha debuttato in F1 nel 2015 con la Toro Rosso, quando ad Austin si correva già da tre stagioni. Tuttavia, per il figlio del due volte campione del mondo rally non sono mai arrivate grandi soddisfazioni da queste parti, ed il miglior risultato è un sesto posto ottenuto nel 2016 con il team di Faenza. Con la Ferrari ha gareggiato in Texas solo lo scorso anno, chiudendo settimo.

Anche Charles Leclerc non è mai stato troppo fortunato negli Stati Uniti, dove ha corso per sole tre volte. Nel 2018, a bordo dell’Alfa Romeo Racing, fu costretto al ritiro, mentre con la Ferrari non è riuscito a fare meglio di due quarti posti, a distanze siderali dal tandem Red BullMercedes che qui hanno dominato nelle edizioni del 2019 e 2021.

Come detto, l’unica grande soddisfazione per il Cavallino negli USA risale al 2018 con il trionfo di Kimi Raikkonen, alla sua ultima affermazione in F1. Sebastian Vettel non ha mai fatto meglio del secondo posto con i colori della Rossa, risultato ottenuto nel 2017. Il tedesco aveva invece vinto demolendo la concorrenza nel 2013 con la Red Bull, anno in cui mise a referto un devastante Grand Chelem.

La Ferrari ha bisogno del massimo risultato per contrastare l’avanzata di Max Verstappen, dominatore ad Austin lo scorso anno. Il campione del mondo può contare su una RB18 in grande forma, che si dovrebbe sposare molto bene con questa tipologia di pista. A Miami assisteremo ad una corsa imprevedibile, su un tracciato che sembra privilegiare le monoposto con un’ottima efficienza aerodinamica. La Ferrari si affida alle novità tecniche per tornare al successo e riallungare in classifica mondiale.

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