MotoGP, Aleix Espargaró è ottimista: ecco dove vuole portare l’Aprilia

Dopo il weekend di Portimao, la MotoGP fa tappa a Jerez de la Frontera per la sesta tappa del campionato 2022. Aleix Espargaró vuole ottenere un risultato storico.

Il secondo appuntamento europeo della stagione proporrà una grande classica delle due ruote. Sul tracciato di Jerez de la Frontera sono state scritte pagine indelebili della MotoGP. Dopo il successo in Portogallo, i fari saranno puntati sul leader della classifica piloti, Fabio Quartararo. Il campione del mondo in carica della Yamaha ha gli stessi punti di Alex Rins su Suzuki. A soli tre punti dalla vetta c’è Aleix Espargaró sull’Aprilia.

Aleix Espargaró (Ansa Foto)
Aleix Espargaró (Ansa Foto)

La classifica è cortissima e il GP spagnolo può essere l’occasione giusta per rimontare per tanti centauri. Enea Bastianini e Pecco Bagnaia dovranno sfoggiare una prestazione maiuscola. La pista, lunga 4.423 metri, è stata teatro anche dei test prestagionali. La temperatura, ovviamente, era diversa. Il circuito intitolato ad Angel Nieto domenica dovrebbe essere illuminato da un forte sole con 27°. Sarà una sfida per i freni, considerate le decelerazioni che prevede il tracciato. I freni vengono azionati per 35 secondi ogni giro.

Una moto agile nei vari cambi di direzione del tracciato farà la differenza. I cambi di direzioni, infatti, presuppongono un mezzo ben bilanciato e maneggevole, come potrebbe essere l’Aprilia. La stabilità sarà la chiave per trovare il ritmo giusto. Il tempo degli errori per molti centauri è finito. Si torna gli orari classici e nelle prime tappe europee il campionato di MotoGP inizia a dare le prime risposte importanti.

MotoGP, le parole di Aleix Espargaró

Alla vigilia dell’appuntamento spagnolo, in conferenza stampa, il pilota dell’Aprilia ha annunciato: “Mi sento bene e mi sto divertendo in questa stagione. Mi sono sentito piuttosto bene in moto nei test prestagionali, non era semplice immaginare di raggiungere questo livello, ma sono molto contento. Sto lavorando molto bene e mi sto divertendo ogni volta in pista. Sappiamo di dover migliorare in alcune aree, però, nel complesso sono soddisfatto. Mi sento bene in moto e non vedo l’ora di andare in pista domani per le prove libere 1 per vedere come reagirà la mia Aprilia. Nella scorsa stagione qui andò molto bene per noi, eravamo piuttosto vicini al podio e alla vittoria. Spero che con la moto di quest’anno che è migliorata parecchio potremmo essere ancora più competitivi”.

Lo spagnolo ha aggiunto: “Dall’anno scorso le cose sono cambiate molto per noi, però anche per il resto dei piloti sulla griglia. Il livello è davvero molto alto e sappiamo quanto sia difficile questa categoria. Ricordo le prove libere 3 dell’anno scorso. In tre o quattro decimi c’erano circa 15 piloti. Sarà molto difficile e sarà molto importante concentrarci fin dalle prime prove libere. Con il sistema delle tre sessioni di libere è molto importante essere nella top 10, quindi ogni sessione sarà è importante e conterà. Cercherò di essere sul pezzo fin dal primo giro, di divertirmi e vedremo quanto saremo preparati domenica”.

Il pilota dell’Aprilia ha spiegato che lunedì vi sono nuovi componenti da provare nel test di Jerez: “Noi abbiamo parecchie cose da provare, non so se avremo abbastanza tempo lunedì perché gli ingegneri vorrebbero farci fare 100 giri per ogni dettaglio. Fortunatamente Lorenzo Salvadori guiderà anche qui come a Portimao. La sua moto è piuttosto diversa sia dalla mia sia da quella di Maverick. Quindi tutto quello che proverà, lo proveremo anche noi lunedì, ma sarà importante non perdere la concentrazione perché la base della moto è piuttosto buona ed è sempre positivo cercare di migliorare. C’è sempre margine di miglioramento, però dobbiamo anche essere molto cauti”.

I sorpassi sono un po’ più difficili in questa stagione. “Si è un pochino più difficile a causa delle ali, è difficile anche fermare la moto quando sei dietro. Devi muoverti un pochino avanti per fermarla e non è semplice anche per il livello della categoria non solo dell’aerodinamica, anche perché ogni pilota guida davvero al limite per cui è difficile fare la differenza. Chiunque frena davvero molto molto tardi e questi sono i motivi per cui è molto complicato. Però si può comunque superare, gli ultimi tre giri di Fabio e Marc nel GP degli Stati Uniti sono un esempio. Si può superare se le piste in cui gareggiamo sono abbastanza grandi per farlo. Si può fare in modo pulito, quindi è un pochino più difficile. Credo, però, che questo sport sia ancora fantastico e che le battaglie siano belle”.

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