Hamilton lascia la F1 a metà stagione? La previsione dell’ex Ferrari

A fronte delle difficoltà che sta incontrando con le nuove auto, Hamilton dovrebbe ritirarsi? Ecco il pensiero del paddock.

Il GP domenicale di Imola ci ha regalato una scena inedita. Lewis Hamilton ha subito l’onta del doppiaggio da parte di colui con cui aveva lottato per il titolo iridato giusto fino a metà dicembre scorso. Un’umiliazione non da poco che si va a sommare alla frustrazione per una monoposto al di sotto delle attese e resa indomabile dal porpoising.

Lewis Hamilton (LaPresse)
Lewis Hamilton (LaPresse)

Dopo anni di dominio, l’inglese è tornato tra i comuni mortali, costretto a lottare in centro gruppo e nello specifico dell’Emilia Romagna pure ad osservare da lontano il suo nuovo compagno di squadra Russell guadagnarsi un quarto posto, mentre lui si doveva accontentare del tredicesimo.

Nel paddock e nei vari box questa anomala situazione sta suscitando emozioni differenti. Se Jos Verstappen non ha nascosto di aver goduto davanti alla scena di suo figlio Max intento a sverniciare il britannico, l’ex driver e ora commentatore per Sky Deutschland Ralf Schumacher si è domandato cosa non stia funzionando dal lato del garage del sette volte iridato.

George al momento sta guidando meglio e se  continuerà così nelle prossime settimane, le cose diventeranno eccitanti all’interno della scuderia. Potrebbero esserci dei cambi di gerarchia“, la riflessione del tedesco. “Non intendo dire che Ham dovrebbe ritirarsi, ma che le nuove vetture richiedono di adattarsi e lui non è abituato“.

Hamilton verso il divorzio dalla Mercedes?

Nettamente meno indulgente e come al solito severo, il talent scout della Red Bull Helmut Marko ha sostenuto che forse l’asso di Stevenage avrebbe dovuto lasciare la F1 al termine del 2021.

Su questa scia Jacques Villeneuve ha ipotizzato un’uscita di scena in corso di mondiale, specialmente se l’agonia dovesse prolungarsi a lungo.

Che dunque l’estate possa essere decisiva per l’avvenire del #44? Il canadese ne è certo.

A proposito del bagno di umiltà in cui si sono dovute immergere le Frecce d’Argento, il 51enne ha dichiarato con un chiaro riferimento alle polemiche post Abu Dhabi : “Come equipe hanno imparato a perdere ora. Il driver di King’s Lynn si sta comportando molto bene nelle vesti di sfavorito, mentre il pluricampione ha sempre qualcosa per cui battersi, anche se all’Enzo e Dino Ferrari non si è dimostrato abbastanza aggressivo“.

Per l’iridato ’97 il compito più arduo ad oggi però è quello di Toto Wolff. Gestire un team vittima di un crollo non è semplice, specialmente se si ha tra le fila una star del calibro del 37enne.

Il manager austriaco dovrà chiedersi se è meglio continuare ad investire su di lui, che è un uomo immagine, o preferire la macchina da affidare ad un astro nascente“, ha commentato tranchant aggiungendo che per Lewis l’addio potrebbe essere una via da percorrere. “Un campione non può permettersi di non essere competitivo e poi non ci sarebbe nulla di inedito nel vedere qualcuno di vincente gettare la spugna”.

In preda allo scoramento, proprio nel corso dello scorso weekend Hamilton ha paragonato questa sua fase terribile come quella vissuta nel 2009 in McLaren.

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