F1, George Russell sta bastonando tutti: il dato lo certifica

L’inizio di stagione di George Russell è stato molto consistente. Il driver della Mercedes occupa, al momento, la quarta posizione ma ha già strappato un primato nel 2022.

George Russell non è arrivato in Mercedes per arrivare, regolarmente, in quinta posizione. Il pilota di King’s Lynn, al momento, può ambire a conquistare dieci punti a gara, nella migliore delle ipotesi. La Mercedes è, nettamente, dietro a Ferrari e Red Bull Racing. In quattro gare l’inglese avrebbe dovuto collezionare 40 punti, ma ne ha messi a segno 49, sfruttando le debolezze dei concorrenti.

George Russell (LaPresse)
George Russell (LaPresse)

Nei primi round, in modo anomalo, Carlos Sainz si è ritirato in due occasioni. Lo spagnolo, perfetto fino allo scorso anno, ha lasciato uno slot libero ai competitor nelle ultime due corse. Idem è accaduto per problemi di affidabilità a Max Verstappen che sa solo vincere o ritirarsi. Il campione del mondo non conosce mezze misure. Riesce ad ottenere il massimo risultato possibile o è costretto ad arrendersi, come è accaduto in Bahrain e Australia. I passi falsi di Perez e Leclerc sono stati un altro modo per Russell per ritrovarsi nelle prime posizioni.

L’errore di Charles ha spalancato le porte del podio alla McLaren di Lando Norris, alle sue spalle si è classificato George. Il pilota è stato autore di una splendida partenza nel Gran Premio dell’Emilia Romagna, rimontando ben cinque posizioni nelle prime curve. Il giovane sta tenendo testa al suo esperto compagno di squadra, ma anche dando prova di poter stare con i migliori. Per lottare per podi e vittorie, regolarmente, l’ex driver della Williams avrebbe bisogno di una vettura all’altezza del suo indubbio talento.

Ad inizio stagione era raggiante perché credeva di aver, finalmente, svoltato. Dopo un triennio molto duro, ma formativo con il team di Grove, si è lanciato nella sfida con la Stella a tre punte. Al momento della presentazione l’inglese era convinto che la Mercedes gli avesse confezionato un bolide di alto profilo. Il problema è che la Mercedes ha sbagliato il progetto della wing car.

La statistica di George Russell

L’inglese sta prendendo in mano il team in un momento di grande difficoltà generale. Lewis Hamilton sta soffrendo, pesantemente, l’adattamento con la W13. L’auto ad effetto suolo della Stella continua a soffrire di porpoising e, a livello telaistico, appare un progetto fallimentare. La vettura è pesante, il che si traduce in una scarsa agilità nei tratti misti e pare aver fatto passi indietro anche in merito alla Power Unit. In una condizione molto scomoda, George sta dimostrando una grande tenacia.

Toto Wolff e tutto il team apprezzano le qualità del ragazzo di King’s Lynn. Le novità introdotte non hanno dato gli esiti sperati. I saltellamenti determinano una perdita improvvisa di carico aerodinamico che porta alla perdita di prestazioni. Si attende un grande pacchetto di aggiornamenti che dovrebbe stravolgere la W13. Non sarà facile trovare la quadra, ma le frecce d’argento possono contare un talento purissimo in ottica futura.

In classifica piloti la vetta è distante 37 punti per George. Per sfidare Leclerc e Verstappen, l’inglese avrebbe bisogno di un upgrade a Miami. Il vantaggio su Lewis Hamilton, invece, è di 21 punti. Sarebbe sbagliato considerare “finito” un campione che ha vinto 103 GP. L’anglocaraibico è un leone in gabbia. Tornerà a ruggire ma ha bisogno del mezzo giusto. Nell’era ibrida il nativo di Stevenage non si era mai trovato in una situazione così complessa. Ha sempre vinto una corsa da quando corre in F1, ovvero dal 2007, e difficilmente mollerà.

George Russell, dal canto suo, sta dimostrando una costanza fuori dall’ordinario. Nessuno in griglia ha iniziato la stagione come lui. Mr. Consistent è l’unico driver ad aver finito in top 5 ogni gara della stagione. Un risultato splendido per un pilota che ha cambiato team e si è dovuto adattare ad una wing car con più problemi che qualità. George ha concluso al quarto posto in Bahrain, al quinto in Arabia Saudita, al terzo posto in Australia e, nuovamente, al quarto in Italia.

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