Superbike, da Roche a Checa: quanti Mondiali ha vinto la Ducati?

La Ducati è la casa più vincente della storia del Mondiale Superbike: vediamo quanti sono i successi conseguiti nel campionato.

Quando si parla di Mondiale Superbike è inevitabile che venga in mente la Ducati, un marchio che ha scritto pagine storiche della categoria. Da tanti anni non vince il titolo piloti, però a Borgo Panigale l’impegno è massimo per riuscire a ridare gioia ai tifosi.

Ducati, Carlos Checa
Carlos Checa campione Superbike con Ducati nel 2011 (Ansa Foto)

Per il 2022 è stato ingaggiato Alvaro Bautista, che nel 2019 debuttò in SBK proprio con il team italiano e sfiorò subito la corona iridata. Con la nuova V4 R vinse le prime undici gare consecutive e sembrava che la stagione fosse ormai indirizzata a suo favore, ma una serie incredibile di cadute permise a Jonathan Rea (Kawasaki) di confermarsi campione.

Lo spagnolo, dopo due anni passati in Honda, ci vuole riprovare. La squadra italiana gli ha ridato fiducia e sembrano esserci i presupposti per giocarsela con Rea e Toprak Razgatlioglu. Vedremo se l’ex rider MotoGP riuscirà a riportare il titolo alla casa bolognese, che è la più vincente nella storia del campionato con 14 titoli piloti e 17 costruttori.

Superbike, tutti i titoli di Ducati nel Mondiale

L’ultimo anno trionfale di Ducati in Superbike è stato il 2011, quando Carlos Checa con la 1098R vinse il Mondiale piloti e al contempo arrivò anche la vittoria nella classifica costruttori. Lo spagnolo guidava per il team Althea di Genesio Bevilacqua, dato che non c’era una vera squadra ufficiale ducatista.

Se quello di Checa è stato l’ultimo titolo Ducati nel WorldSBK, il primo assoluto risale al 1990: Raymond Roche con la 851 della squadra Ducati Corse Lucchinelli e Marco Lucchinelli come team manager. La casa di Borgo Panigale si è ripetuta anche nel 1991 e nel 1992, ma stavolta con Doug Polen in sella alla 888. In quel biennio arrivano anche le prime due affermazioni nel campionato costruttori, cosa ripetuta pure nel 1993 quando però il titolo piloti andò a Scott Russell su Kawasaki.

Ducati è tornata a trionfare per due anni consecutivi con l’indimenticabile Carl Fogarty, campione nel 1994 e nel 1995 con la 916 del team Ducati Corse Virginio Ferrari. Il pilota britannico poi scelse di andare in Honda, ma nel 1996 la casa di Borgo Panigale ha vinto lo stesso con Troy Corser. In quel triennio sono giunti altrettante affermazioni nel Mondiale costruttori.

Fogarty è durato in Honda un solo un anno, poi è tornato nella squadra italiana e in sella alla 996 ha vinto sia nel 1998 che nel 1999, con Ducati ancora leader tra i marchi. Nel 2000 il quattro volte iridato si deve ritirare per problemi fisici e il suo posto viene preso da Troy Bayliss, che si laurea campione nel 2001 in sella alla 996 R dopo un bel duello con la Honda di Colin Edwards.

Neil Hodgson nel 2003 e James Toseland nel 2004 portano in trionfo la 999. Ducati si impone di nuovo nel Mondiale costruttori, come aveva fatto pure nei tre anni precedenti. Il 2006 è l’anno del ritorno di Bayliss in Superbike dopo l’esperienza in MotoGP e torna subito a vincere, con annesso titolo marche conquistato. L’australiano si ripete anche nel 2008 con la 1098 F08 e c’è un’altra doppietta per Borgo Panigale.

Ducati si prende il titolo costruttori anche nel 2009, quando Noriyuki Haga perde il duello con l’esordiente Ben Spies su Yamaha. Il giapponese, sempre in sella alla moto bolognese, aveva perso per due punti la corona iridata 2007 contro Toseland su Honda. È una leggenda della categoria pur non essendo riuscito a vincere il Mondiale.

Si arriva infine al già citato 2011, con il successo di Checa e del team Althea. Il digiuno ducatista in SBK dura da oltre dieci anni. Bautista, insieme al compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi, cercherà di interromperlo nel 2022.

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