Verstappen, attacco alla F1: il campione è contrario ad un aspetto

Max Verstappen sta vivendo un momento difficile, ed il suo nervosismo si fa sentire anche contro una decisione presa del Circus.

La carriera di Max Verstappen è una delle più precoci e brillanti che il Circus abbia mai conosciuto. L’olandese ha esordito a soli 17 anni al volante della Toro Rosso, nell’ormai lontano 2015. Nonostante la giovane età, il figlio di Jos ha messo insieme una grande esperienza, arrivando anche all’agognato titolo mondiale alla fine dello scorso anno.

Verstappen (LaPresse)
Verstappen (LaPresse)

Tuttavia, dopo la vittoria dell’iride, la stagione 2022 è partita in maniera piuttosto negativa per il campione, che si ritrova al volante di una Red Bull inferiore alla Ferrari e, soprattutto, inaffidabile. Super Max arriva ad Imola con la voglia di riscattarsi, nella consapevolezza di non essere di certo il favorito viste le caratteristiche della pista e lo stato di forma di Charles Leclerc.

Verstappen sta pagando enormemente i guai di affidabilità della sua monoposto, con il team di Milton Keynes che dovrà sperare di risolvere in fretta il tutto per tenere aperta la lotta al titolo. Al momento, gli anglo-austriaci soffrono di grandi problemi legati ai nuovi bio-carburanti E10, con la power unit di Super Max che è stata spedita in Giappone per dei controlli.

La Honda, non più impegnata ufficialmente, vuole comunque indagare sulle causa dei ritiri di Super Max in Bahrain ed in Australia, considerando anche il ko di Sergio Perez di Sakhir ed i grandi guai incontrati dalle AlphaTauri di Pierre Gasly e Yuki Tsunoda nelle prime due uscite stagionali.

L’ultima intervista di Helmut Marko ha esposto una causa piuttosto particolare riguardo al cedimento avvenuto a Melbourne: secondo la Honda, molto dipenderebbe dal porpoising, che avrebbe portato al danneggiamento della pompa del carburante. Tutto ciò suona strano, dal momento che la Red Bull è la monoposto che, meno di tutti, soffre di questo curioso fenomeno, che sta causando molti più problemi ad una squadra come la Mercedes, rallentata enormemente dal porpoising.

Verstappen, critiche contro i circuiti cittadini

Max Verstappen è molto giovane, ma resta pur sempre un grande amante dei tracciati storici che la F1 sta via via lasciando per strada. Il Circus ha riabbracciato Imola, ma contemporaneamente ha perso piste come Nurburgring, Hockhenheim, Portimao (da quest’anno non più in calendario) e tanti altri, favorendo l’ingresso di circuiti anonimi e moderni come Jeddah, Miami e dell’anno prossimo anche Las Vegas.

Liberty Media punta molto su questi nuovi lidi, e tracciati come Monaco o Spa-Francorchamps sarebbero a rischio per il futuro. Verstappen è profondamente contrario a tutto ciò, ed ha espresso tutto il suo disappunto in un’intervista rilasciata a “De Telegraaf” nel corso del week-end di Melbourne.

Naturalmente devono aumentare i guadagni e cercare di rendere lo sport molto più popolare rispetto a prima,ma è anche importante che i circuiti più adatti alla F1 rimangano in calendario, senza andare a correre solo nelle città introducendo piste non consone al nostro spirito. Queste macchine non sono fatte per questa tipologie di gare. Lui (Stefano Domenicali) lo capisce, ma deve anche tenere conto dei suoi azionisti. Non sarà più come una volta: l’intrattenimento sta diventando sempre più importante e questo ha impatti anche sul calendario“.

Effettivamente, è impossibile dare torto al campione del mondo. Anche Pierre Gasly si è chiaramente espresso in favore del mantenimento di Monaco nel calendario, affermando che perdere una pista del genere sarebbe uno shock, perché fa parte del DNA della F1 e non può essere perduto.

Un altro aspetto curioso riguarda le gare in notturna, di cui c’è ormai un abuso. Nel 2008 venne introdotto il GP di Singapore, il primo della storia corso sotto le luci artificiali. Ormai, la notte sembra essere diventata la normalità, considerando che anche in Bahrain, in Arabia Saudita, in Qatar e ad Abu Dhabi si gareggia dopo il tramonto.

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