Hamilton rassegnato a questa Mercedes: è un vero disastro

Dopo il decimo posto rimediato a Jeddah, Hamilton mastica amaro tirando in ballo il lavoro da fare in Mercedes. Ma non smette di crederci.

Dalle stelle alle stalle. La Mercedes per ora è la grande delusione di questo inizio di Mondiale di F1 2022. Dopo anni di dominio, la casa anglo-tedesca sembra essere un passo indietro rispetto alle rivali Red Bull e Ferrari. E i problemi intravisti già durante i test sembrano ancora di difficile soluzione. E a farne le spese in Arabia Saudita è stato in particolar modo Lewis Hamilton, che ha portato via solo un punto ma dopo una gara davvero molto difficile.

Lewis Hamilton (foto Ansa)
Lewis Hamilton (foto Ansa)

Se in Bahrain era arrivato un podio insperato, merito del doppio ko Red Bull, stavolta tanta delusione in casa Mercedes. Perché è apparsa palese la distanza da chi, per il momento, ha fatto capire di voler lottare per il titolo.

Hamilton, un weekend davvero difficile

Sicuramente sta masticando amarissimo Hamilton, che dopo il duro ko subìto nel finale del 2021 aveva una volta matta di rifarsi subito. E invece deve guardare da lontano chi, fino a qualche mese fa, era sempre dietro. Almeno parlando della Ferrari. Ma soprattutto vede un Max Verstappen, che gli ha soffiato il titolo la scorsa stagione, comunque lì davanti.

Il pilota inglese, scattato dalle retrovie a Jeddah per una qualifica pessima, la peggiore da anni a questa parte con una Q2 mancata per un soffio, ha percorso gran parte della gara con la gomma dura recuperando fino alla sesta posizione, ma poi nel finale è stato penalizzato dalla Virtual Safety Car, che ha di fatto chiuso la pit lane. Nel finale qualche posizione ripresa ma non basta un punto per placare la sua delusione.

“Io ho dato tutto in gara – ha poi comunque detto a fine corsa Hamilton ai microfoni di Sky Sport – ho spinto più che potevo, ma siamo comunque troppo lenti, questa è la verità”. Parole che il britannico ha già detto una settimana fa in Bahrain e che è tornato a sottolineare, proprio per far capire come la Mercedes sia ora lei costretta ad inseguire, senza poter fare nell’immediato qualcosa per risolvere troppo la situazione.

Poi ha puntato il dito sulla qualifica, che sicuramente gli ha reso il weekend molto più difficile. Ma ha anche subito ammesso le sue colpe: “Per quello che è accaduto sabato mi prendo la responsabilità“. L’aver portato a casa un punto non è che una magra consolazione per un sette volte campione del mondo come Hamilton, che però si è sforzato nel guardare positivo: “Dobbiamo già pensare alla prossima gara, sperando che non sia un weekend così negativo come questo”. E ha ammesso: “La W13 in gara si comporta meglio. In qualifica perdiamo tanto e soffriamo moltissimo soprattutto in rettilineo. Ma anche in gara è complicato, soprattutto rimanere dietro alle vetture col motore Ferrari”.

Ancora una volta Hamilton ha voluto sottolineare come sia il momento di lavorare ancora più duramente in fabbrica per colmare quel gap che al momento è abbastanza importante: “Raggiungere il top? Sarà una lunga strada, di sicuro ci vorrà del tempo. Ma mai dire mai. Noi continuiamo a lavorare il più possibile e vediamo cosa accadrà”.

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