Ferrari, che mazzata alla Red Bull: parole che sanno di smacco ai rivali

La Ferrari si gode una splendida doppietta in Bahrain, mentre la Red Bull porta a casa due ritiri. Mattia Binotto non la tocca piano.

Il Gran Premio del Bahrain ci ha fornito uno senario a dir poco impensabile sino a qualche mese fa. La Ferrari ha firmato una doppietta grazie a Charles Leclerc e Carlos Sainz, mentre la Red Bull è stata costretta ad un doppio ritiro per dei sospetti problemi alla pompa del carburante sulle monoposto di Max Verstappen e Sergio Perez.

Ferrari (LaPresse)
Ferrari (LaPresse)

Va detto che almeno le due RB18 sono state della partita, con il campione del mondo che ha tentato in tutti i modi di dar battaglia al monegasco, provando ben due undercut che non sono andati a buon fine. Chi è totalmente sparito dai radar, almeno per ora a livello di prestazioni, è la Mercedes.

Le frecce d’argento non hanno mai avuto il passo, ed hanno provato anche la mossa disperata della gomma Dura ma senza successo. Approfittando del doppio ritiro delle Red Bull, Lewis Hamilton è riuscito a salire sul podio dietro alle inarrivabili F1-75, mentre George Russell ha debuttato con il team di Brackley chiudendo in quarta piazza.

La Ferrari ha dato una lezione di affidabilità, di forza della squadra e dei piloti ai rivali, come non accadeva da tanto tempo. Il Cavallino, rinfrancata dal ritorno alla vittoria ed alla doppietta, può davvero sognare in grande, nella consapevolezza che gli avversari torneranno più affamati di prima.

La prossima pista, quella di Jeddah, è sulla carta più congeniale alla Red Bull. Da quello che si è visto a Sakhir, le monoposto disegnate da Adrian Newey sono più efficienti rispetto alle Rosse, scatenando delle velocità massime più elevate nonosante una power unit Honda meno potente.

Dando un’occhiata alle ali posteriori, i profili dei top team erano molto simili, dunque, non ci sono di mezzo scelte aerodinamiche. Evidentemente, la F1-75 è una monoposto che punta meno sulla top speed, ma che vuol fare la differenza nel misto, cosa avvenuta a Sakhir. Su piste come Melbourne o Imola, il Cavallino potrebbe essere la favorita, ma in Arabia Saudita non sarà semplice ripetersi.

Ferrari, la frecciata di Mattia Binotto alla Red Bull

La Ferrari è tornata al top della F1 ed è attualmente la monoposto da battere, con due piloti che sembrano davvvero pronti per giocarsi qualcosa di importante. Charles Leclerc si è riscoperto un fuoriclasse dopo anni difficili, passati a giocarsela in mezzo al gruppo ed a commettere qualche errorino di troppo.

Carlos Sainz ha ammesso di dover ancora imparare pienamente questa nuova F1-75, così diversa da guidare rispetto alle monoposto del passato. Lo spagnolo ha già dimostrato in passato di dover impiegare più tempo a “carburare”, ma una volta messi in fila tutti i tasselli, anche lui sarà una minaccia.

Enorme la soddisfazione per Mattia Binotto, che dopo tre anni difficili da team principal della Ferrari ha visto il duro lavoro venir ripagato dai risultati della pista. Il boss del Cavallino ha parlato ai microfoni di “SKY Sports UK“, non risparmiandosi una discreta frecciata alla Red Bull.

Mi aspettavo una Red Bull molto più forte. Penso che anche loro fossero forti, ma ci sono stati dei problemi durante la gara. Anche se non ne so tutto quello che è accaduto, ovviamente. Nel corso del primo stint Max era molto competitivo, ma poi noi ne abbiamo avuto di più“.

Binotto ha raccontato anche le emozioni relative al trionfo di Leclerc: “Penso che Charles si sia difeso bene. È stato molto bello vedere che poteva lottare per la vittoria. Ovviamente siamo stati molto fortunati verso la fine con il loro ritiro. La Safety Car? Devo ammettere che ho temuto il peggio, ma siamo riusciti a portare a casa il massimo risultato“.

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