A cosa servono gli ottani della benzina? Ecco il loro funzionamento

Scopriamo insieme a cosa servono gli ottani della benzina e come vengono sfruttati dai veicoli. Tante le curiosità su questo argomento.

La benzina sta causando non pochi problemi agli italiani, a causa dei suoi continui aumenti che ne hanno portato il prezzo a circa 2 euro al litro. I rincari previsti dal governo prima, e l’invasione delle truppe russe di Vladimir Putin poi, hanno portato i prezzi alle stelle, complicando e non poco la vita dei cittadini in un momento già complesso a causa dei due anni di durata della pandemia.

Benzina Ottani (ANSA)
Benzina Ottani (ANSA)

Attorno a questo prodotto c’è sempre stata molta curiosità, e potremmo iniziare a parlarne descrivendo le sue caratteristiche generali. Viene ottenuta dalla distillazione del petrolio grezzo a temperature tra i 30 ed i 215 gradi centigradi. Risulta essere un liquido molto infiammabile e per questo piuttosto pericoloso, che costringe i grandi trasportatori ad attuare importanti misure di sicurezza per evitare gravi incidenti.

La benzina primaria era definita “Rossa“, quella che sino alla fine del vecchio millennio veniva utilizzata da quasi tutti i veicoli e che risultava molto tossica a causa del piombo tetraetile ad essa aggiunto come antidetonante. In seguito, la situazione cambiò con l’introduzione di quella “Verde” che troviamo oggi nei distributori di tutti i giorni, meno inquinante per l’assenza del suddetto piombo.

Si trattò di una vera e propria rivoluzione per l’epoca, anche se adesso si va alla ricerca di prodotti sempre più “Green”. Ad esempio, l’elettrificazioni si sta facendo lentamente strada, sia nel mondo dell’automotive che nel motorsport. La F1, dal canto suo, ha optato per la tecnologia delle power unit ibride, introducendo i bio-carburanti nel 2022 per produrre meno emissioni. Il campionato più attento all’ambiente è ovviamente la Formula E, ma nel futuro non sono escluse ulteriori discipline che imbocchino tale strada.

Benzina, a cosa servono gli ottani e cosa sono

La benzina è un argomento molto dibattuto e di cui sentiamo parlare ogni giorno. Al telegiornale, sui quotidiani o per il semplice bisogno di andare a fare un rabbocco presso un distributore, questo combustibile fa parte della nostra vita e senza di lui non sarebbe possibile la mobilità mondiale.

Uno dei suoi aspetti più interessanti riguarda il cosiddetto “Numero di Ottano“, ovvero l’indice della resistenza alla detonazione della miscela aria-benzina o di altri carburanti esistenti sul mercato. Secondo i vari dizionari, esiste una definizione piuttosto comune della parola Ottano.

Quella più corretta recita: “Idrocarburo alifatico saturo, la cui molecola contiene otto atomi di carbonio, esistente in diverse forme isomeriche e presente nel petrolio”. Il sopracitato Numero di Ottano è invece un numero che indica, secondo una scala convenzionale, la resistenza alla detonazione dei carburanti; all’isoottano, pochissimo detonante, è attribuito un numero di ottano uguale a 100 e all’eptano, facilmente detonante, è attribuito un numero di ottano uguale a zero.

Precisamente, gli Ottani sono utili per diminuire il rischio di inneschi per la compressione dal pistone, quindi che per accendersi sia necessaria la scintilla delle candele. Per quanto riguarda i carburanti Diesel, il corrispondente degli Ottani è detto Cetano, ovvero un indicatore del comportamento, in fase di accensione, dei combustibili a gasolio.

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