Quartararo, problemi con Yamaha: l’ex MotoGP spiega perché

L’ex team manager Ruben Xaus offre il suo punto di vista sulla nuova stagione MotoGP e sulla possibile decisione di Quartararo.

Ruben Xaus non sarà ai box nella prossima stagione, dopo aver svolto mansioni da team manager per Avintia. Ha risollevato le sorti economiche e sportive della squadra satellite della Ducati e dal 2022 si dedicherà ad altri progetti. In Andorra ha creato un dipartimento sportivo, seguirà diversi campioni di discipline diverse, collaborerà con Flymeto che è sponsor della VR46.

Fabio Quartararo (LaPresse)
Fabio Quartararo (LaPresse)

Ha seguito i test invernali della MotoGP, soddisfatto delle prestazioni dei suoi ex piloti Luca Marini ed Enea Bastianini, segno che l’ex pilota spagnolo ha fatto un buon lavoro. Il marchio Ducati ha ribadito le sue vere intenzioni: “Ha voglia di conquistare sia il titolo piloti che il titolo costruttori – dichiara Ruben Xaus in un’intervista a Corsedimoto.com -. Penso che nella top-10 troveremo minimo cinque o sei Ducati quasi sempre. Nel 2022 i piloti Ducati hanno la responsabilità di lottare per il Mondiale”.

Il parere di Ruben Xaus su Fabio Quartararo

Ruben ha commentato lucidamente anche alcune manovre di mercato, come l’arrivo di Livio Suppo in Suzuki nei panni del team manager. Una carica su cui forse Xaus ha sperato fino all’ultimo, ma accetta la scelta di Hamamatsu come la più azzeccata per le esigenze del marchio nipponico. “Se hanno scelto Suppo significa che sanno di cosa hanno bisogno. Negli ultimi anni è rimasto fuori per ritagliarsi un po’ di tranquillità. Ora ritorna in un’azienda importante e gli auguro grande successo”.

A tenere banco nel paddock della classe regina adesso è il futuro di Fabio Quartararo. Ha vinto il campionato del mondo, nei test era incollato ai primi, ma non si dice soddisfatto dello sviluppo della nuova Yamaha M1 e minaccia di lasciare il costruttore. “Sa che ha molta concorrenza – aggiunge Ruben Xaus -. Vedendo l’avanzamento della Ducati sa di avere tanti avversari. Quando hai molti avversari che non hanno nulla da perdere e vanno tutti contro di te il rischio è molto alto… Oggi Yamaha e Suzuki sono le più lente in termini di evoluzione delle moto. Le sue parole nascono da questo punto di vista”.

Nel caso di fallimento della trattativa tra Yamaha e Quartararo l’ipotesi Toprak Razgatlioglu, secondo l’ex team manager, è alquanto complicata: “E’ un pilota mentalmente molto forte, ma il cambio è considerevole. Cambia tutto: i riferimenti, lo stile di guida, l’ambiente del paddock… Gli può andare bene o ti può massacrare”.

Impostazioni privacy