Mercedes W13, c’è un’arma segreta sulla freccia d’argento: scopriamola

La Mercedes ha presentato una W13 dalle pance strette e molto corte, ma desta curiosità anche l’ala anteriore. Vediamo com’è fatta.

In casa Mercedes il grande giorno della W13 si è concluso. La nuova vettura progettata dal team di Brackley è venuta alla luce ed è, finalmente, una freccia d’argento. Questa colorazione mancava da due anni esatti, dal momento che il modello del 2020 venne presentato con questi colori per poi passare al nero nel corso dell’estate.

Mercedes W13 (Twitter)
Mercedes W13 (Twitter)

I tifosi hanno molto apprezzato la nuova cromatura, che ha presentato un’ala anteriore dipinta di un verde acqua splendido e riproposto anche sull’alettone posteriore, con la scritta Petronas realizzata in nero. Come ci si aspettava, il logo della INEOS è dipinto di bianco all’interno di un tratto rosso, che offre un bel contrasto di colori con l’argento della monoposto, il colore dominante.

Tralasciando la parte cromatica, la Mercedes ha progettato un’auto che è totalmente opposta rispetto alla Ferrari, soprattutto per quanto riguarda la parte posteriore. La F1-75 ha delle pance piuttosto ingombranti, ma con una loro logica ed una lunga nervatura tra le stesse ed il cofano motore, una delle soluzioni più interessanti ed innovative viste negli ultimi anni.

Gli uomini di Toto Wolff hanno invece spinto su delle pance corte ed abbastanza spioventi, oltre ad essere molto strette. Non essendo molto lunghe, le pance lasciano in bella vista il fondo con un gigante marciapiede che copre i due canali Venturi, fondamentali per sfruttare l’effetto suolo che è tornato in questo 2022.

Uno dei dubbi che riguardano la soluzione delle pance è legato al raffreddamento: essendo molto corte, le fiancate convogliano il calore che proviene dai radiatori in un canale che si trova nei pressi della power unit, per poi sfociare nello sfogo nella parte finale del cofano motore. Questo potrebbe mettere in difficoltà il motore e costringere anche la freccia d’argento a puntare sulle branchie, già viste sulla Ferrari e sull’Aston Martin.

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Mercedes, l’ala anteriore può fare la differenza

In casa Mercedes non hanno perso tempo: poche ore dopo la presentazione, George Russell ha portato subito al debutto la nuova W13 sul tracciato di Silverstone, calzando un treno di gomme Full Wet “demo”. Il giovane britannico ha “svezzato” la freccia d’argento per il classico filming day, proprio nello stesso giorno dell’esordio della Ferrari a Fiorano.

Per fortuna, a Silverstone non c’era nebbia e la monoposto si è mostrata in tutto il suo splendore, mentre la F1-75 di Charles Leclerc e Carlos Sainz faticava in mezzo ad una coltre bianca. La parte dell’ala anteriore della nuova Mercedes è probabilmente la più interessante delle vetture viste sino ad oggi, così come ha riportato “Motorsport.com” in un’analisi tecnica.

A Brackley hanno utilizzato il massimo consentito di quattro flap sull’ala anteriore. Negli anni precedenti, le squadre potevano optare sino fino a cinque. Il design di questi elementi dell’ala anteriore della W13 è il più aggressivo di tutti quelli che si sono visti per ora. I tre elementi superiori scorrono lungo la piastra inferiore ad arco e si incontrano nuovamente alla piastra terminale dell’ala con un forte dislivello; questo viene fatto per massimizzare la direzione del flusso d’aria.

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Infine, le piastre terminali delle ali anteriori sono triangoli che consentono un orientamento più ripido verso il basso dei tre elementi superiori, e quindi possono anche essere posizionati più in alto. Dato che quest’anno deve essere sfruttato un elemento in meno, la parte superiore dell’ala finisce più in basso di prima. Solo rendendo gli elementi presenti più ripidi si può rendere possibile rendere l’ala anteriore leggermente più alta e contribuire ad aumentare il carico aerodinamico all’ala anteriore.

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