F1, Carlos Sainz difende Lewis Hamilton: parole inaspettate

Il pilota della Ferrari, Carlos Sainz, ha preso le difese del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, uscito sconfitto nell’ultimo atto di Abu Dhabi.

Lewis Hamilton ha dovuto mandare giù un boccone pesantissimo nella sfida conclusiva del campionato 2021. L’inglese era al comando del Gran Premio quando il destino ha voluto che Nicholas Latifi, driver della Williams motorizzata Mercedes, andasse a sbattere contro le barriere arabe a pochi giri dalla fine della stagione. Un incidente improvviso che ha riaperto la contesa mondiale.

Carlos Sainz (Getty Images)
Carlos Sainz (Getty Images)

Max Verstappen, a distanza di sicurezza da Lewis, era ormai condannato a chiudere al secondo posto la gara e il mondiale. Tutto sembrava scritto finché il pilota canadese, nel tentativo di superare Mick Schumacher nelle retrovie, ha perso il controllo della sua Williams. Il direttore di gara, Michael Masi, ha scelto di far entrare la Safety Car, ricompattando il gruppo.

La beffa per Lewis è nata nel momento in cui non tutte le auto si sono sdoppiate, o meglio lo hanno fatto esclusivamente quelle che erano tra il campione della Mercedes e il pilota della Red Bull Racing. A quel punto il team austriaco ha approfittato del caos per montare un nuovo treno di gomme soft all’olandese, spianando la strada al primo successo iridato del #33. Masi ha fatto riprendere la gara, una volta richiamata in pit lane la vettura di sicurezza, per un ultimo decisivo giro finale in cui Max ha sopravanzato Lewis in curva 5.

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Carlos Sainz tende la mano a Lewis Hamilton

L’amarezza per una sconfitta, ancora oggi piena di ombre, ha portato il campione di Stevenage a dichiarare che qualcosa era stato manipolato nel finale di gara. Hamilton si è sentito derubato di un titolo che sentiva già cucito sulla pelle, dopo una rimonta clamorosa nella parte conclusiva del campionato. Una volta sceso dalla sua W12 l’anglocaraibico si è comportato da vero campione, andando a stringere la mano al fenomeno della Red Bull Racing.

Un gesto che è sembrato sincero e che, in quel tipo di situazione, non tanti avrebbero avuto il fegato di fare. Lewis Hamilton dopo una breve intervista a caldo, è salito sul podio dove Verstappen ha celebrato il suo primo trionfo mondiale. Da una prospettiva privilegiata, Carlos Sainz ha potuto vivere tutti gli istanti dell’ultimo podio della stagione, essendo giunto al terzo posto. Il piazzamento ha consentito al madrileno di conseguire il quinto posto nella graduatoria mondiale.

Lo spagnolo in una intervista rilasciata al Corriere della Sera ha dichiarato: “Nei panni di Lewis Hamilton mi sarei sentito molto male, e sono rimasto sorpreso da come è riuscito ad evitare di fare un casino alla fine della corsa. Perdere il titolo all’ultimo giro in quel modo, è proprio dura da accettare. Lo stimo più di prima per come è riuscito a comportarsi. Sul podio scambiammo qualche parola, era davvero in difficoltà“.

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E’ naturale che Lewis stesse vivendo una fortissima delusione, la più dura da mandare giù della sua brillante carriera. Il raggiungimento dell’ottava corona, traguardo mai riuscito a nessun pilota nella storia della F1, era ad un passo, dopo aver condotto il 99% della corsa in prima posizione. Michael Masi ha, certamente, segnato il destino di un campionato combattutissimo, ma qualsiasi decisione avesse preso l’australiano avrebbe ricevuto pressioni e contestazioni. Non basta cambiare il direttore di gara attuale, occorre rivoluzionare l’intero sistema decisionale per il bene della F1.

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