KTM, frecciatina alla Ducati: Pit Beirer risponde a Davide Tardozzi

Pit Beirer a muso duro contro Ducati e Davide Tardozzi sul settore giovanile. KTM investe milioni di euro per coltivare i suoi talenti in casa.

KTM non solo è un marchio storico che si distingue in molte categorie del motorsport a due ruote, ma per tradizione ha la fama di essere una grande scuola di formazione per giovani piloti che vogliono scalare posizioni e arrivare in vetta, dal CEV Repsol Moto3 Junior World Championship alla Moto2, dal Supersport 300 al Motocross, dall’US Supercross Championship alla Dakar, dai campionati di enduro fino alla MotoGP. Un vivaio di giovani e talenti senza paragoni che trova linfa vitale soprattutto nella Red Bull Rookies Cup.

Pit Beirer
Pit Beirer (getty images)

La Casa di Mattighofen può contare su un totale di 55 piloti ufficiali e 500 tecnici, vincendo finora 328 titoli mondiali. Una supremazia numerica che ha fatto discutere non poco. Secondo quanto riporta Speedweek.com il team manager Ducati, Davide Tardozzi, si è lamentato di questa supremazia che porta i piloti a legarsi al marchio KTM per tutto il futuro con contratti vincolanti. Ma Pit Beirer contraddice il collega: “Innanzitutto non facciamo contratti vincolanti.  Secondo punto, non possiamo costringere i piloti a restare se vogliono cambiare squadra. Nella Red Bull Rookies Cup forniamo le moto, ma non firmiamo alcun contratto con i piloti perché non sono ancora maggiorenni”.

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Ma il manager austriaco va giù duro sul rivale della Ducati. “Non so cosa stesse mangiando il signore della Ducati quella mattina quando ha fatto certe affermazioni. Se l’onorevole Tardozzi dice qualcosa sulla concorrenza sleale, non posso che invitare calorosamente Ducati a impegnarsi nel settore giovanile – ha aggiunto Pit Beirer -. Non ricordo però di aver visto una Moto3 in Ducati”. Il costruttore austriaco investe milioni di euro l’anno sui giovani piloti e invita la casa emiliana a fare altrettanto: “Ducati dovrebbe piuttosto pensare a come essere coinvolta nel lavoro giovanile”.

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Dalla scorsa stagione e ancora più quest’anno l’azienda di Borgo Panigale può contare sul settore giovanile fornito dalla VR46 Academy. Un’operazione definita intelligente da Pit Beirer, che però invita a non lamentarsi del lavoro altrui. “La Ducati sta camminando sul ghiaccio sottile con questa critica alla KTM”. Del resto il brand italiano ha sottratto un talentuoso pilota come Jorge Martin dalle maglie del rivale austriaco, dietro un compenso di 80mila euro. “Vorrei chiedere a Ducati di riflettere se si trattava di un’azione dignitosa o indecente… Ma non voleva restare con noi per la sua prima stagione in MotoGP. Abbiamo combattuto per farlo restare, non ha voluto e l’abbiamo lasciato andare”.

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