Ferrari può esultare, una statistica la incorona: è già da mondiale

La Ferrari ha concluso il 2021 facendo segnare una statistica sorprendente e che fa ben sperare il prossimo campionato. Ecco quale.

La nuova Ferrari è in fase di assemblaggio nelle officine di Maranello, e tra meno di quattro settimane verrà svelata al pubblico per la prima volta. In genere, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio viene annunciato anche il nome della neonata monoposto, e tutti sono impazienti di conoscerne la sigla.

Ferrari (GettyImages)
Ferrari (GettyImages)

C’è chi è pronto a scommettere sul fatto che vedremo il #75, visto l’anniversario di cui il Cavallino sarà protagonista in questo 2022. Nel 1947 avvenne la fondazione di questo marchio glorioso, che di lì a poco avrebbe cominciato a dominare, sia sul campo dell’automotive che in quello delle corse automobilistiche.

Oggi i tempi sono diversi e la Ferrari sta affrontando uno dei periodi più bui di sempre. Purtroppo o per fortuna, davanti a noi c’è la più grande rivoluzione regolamentare della storia, in cui i valori possono essere ribaltati del tutto rispetto a pochi mesi fa. Come ha detto Mattia Binotto, Red Bull e Mercedes potrebbero restare il punto di riferimento, ma l’obiettivo della Scuderia modenese è quello di giocarsela alla pari.

A Maranello si sta lavorando a questo progetto da un anno e mezzo, il motore superfast ha fatto ben sperare sin da subito ed anche i test al banco lo hanno confermato. La conferma della pista è sempre il giudice supremo, ma anche partire bene a livello di indiscrezioni può essere un vantaggio. Nel 2020, i malumori della Gestione Sportiva erano già noti molti mesi prima della presentazione, ed i test confermarono subito quel disastro annunciato.

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Ferrari, secondo team per affidabilità lo scorso anno

Rispetto al drammatico 2020, la Ferrari ha fatto un netto passo avanti la passata stagione. La monoposto era cresciuta al posteriore, dove vennero spesi i gettoni di sviluppo utili a riprogettare un retrotreno sempre stato ballerino. Anche il muso anteriore venne modificato, e leggermente stretto seppur non ai livelli di Red Bull, Mercedes e tutti gli altri team che adottano la concezione più estrema.

Uno dei grandi punti deboli della SF21 restò il motore, che fece un buono step in avanti grazie all’introduzione del nuovo sistema ibrido portato in Turchia. Una statistica può par sorridere gli uomini di Maranello: il Cavallino è stata la seconda squadra più affidabile della stagione, con ben 2439 giri e 12.225 chilometri percorsi tra Carlos Sainz e Charles Leclerc.

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Meglio della Ferrari solo la McLaren, che ha totalizzato 2490 giri e 12.368 chilometri con Daniel Ricciardo e Lando Norris. Il team di Woking è stato costretto al ritiro solo due volte, con il britannico centrato al via in Ungheria nella carambola della prima curva e l’australiano che ha subito l’unico guasto tecnico in Brasile, poco dopo la metà gara. In questa classifica deludono Red Bull e Mercedes: il team di Brackley era quasi sempre stato quello più affidabile negli ultimi anni, ma è solo sesta davanti alla compagine rivale.

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