Come guida Kimi Raikkonen? L’ex Ferrari vuota il sacco

Come guidano i piloti di F1 sulle strade di tutti i giorni? Raikkonen parla del suo stile quando si trova in Svizzera.

Kimi Raikkonen (Getty Images)

Chi lo ha detto che i driver della massima serie devono essere degli scavezzacollo  sui percorsi quotidiani? Al contrario di ciò che si può comunemente pensare chi corre sui circuiti del mondo, o sulle speciali dei rally, è un guidatore oculato e poco incline a manovre sconsiderate.

A confermarlo è Kimi Raikkonen che sul suo comportamento in abitacolo con la famiglia ha svelato alcuni interessanti dettagli. “Mantengo la stessa posizione di quando sono in monoposto, ma finora mia moglie Minttu non si è mai lamentata. Vado piano e rispetto sempre i limiti di velocità. In Svizzera puoi andare solo 6 km/h al di sopra per evitare multe. Quindi di solito sono molto concentrato. Al massimo cerco frenare in tempo prima dell’autovelox”, le sue parole alla Bild.

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Le strane abitudini a casa Raikkonen

E se Iceman rivela di dipingere con tranquillità le strade elvetiche di Zugo, altrettanto pittoresca è la descrizione di alcune sue pratiche, simbolo dell’amore per la liberà, carattere tipico di chi proviene dai Paesi nordici.

Pungolato sulla possibile nostalgia da Circus, il 42enne ha ribadito la piena convinzione della propria scelta di lasciare. “In questo modo potrò godermi la vita“, ha dichiarato prima di raccontare un particolare. “Da piccolo non avevo il bagno in casa, quindi ero abituato a fare pipì in giardino. Lo faccio ancora oggi. Per me è normale, e voglio fare quel che per me è normale“.

Per dare ancora più un’idea del perché del proprio distacco da un ambiente viziato focalizzato sul denaro e il profitto, il biondo di Espoo ha dunque asserito tranchant. “Noi piloti siamo considerati dei dipendenti. Come i meccanici. Ai vertici della categoria non interessa la nostra opinione. Non veniamo mai interpellati e non importa a nessuno se i cambiamenti apportati sono di nostro gradimento”. 

Infine spostando l’attenzione sul rinnovamento che ha investito la classe regina, così come qualsiasi altro ambito lavorativo anche per merito/colpa delle piattaforme sociali, il finnico ha trovato un unico aspetto positivo da considerare, ovvero la robustezza dei veicoli attuali. “Le nostre auto oggi sono molto più sicure. Un tempo non sapevi cosa aspettarti quando gareggiavi. Nemmeno se avresti mai tagliato la linea d’arrivo”, ha concluso con la sua classica schiettezza.

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