Vuole una Ferrari e lo umiliano: poco dopo lui fa una cosa incredibile

La Ferrari è senza ombra di dubbio la vettura più amata e ambita da tutti gli italiani, ma non sembra che tutti la possano acquistare.

Il Cavallino Rampante è il simbolo che probabilmente meglio rappresenta tutta l’Italia, con la Ferrari che è la più grande azienda da un punto di vista automobilistico nel mondo e dunque per poterla comprare succedono davvero delle cose impensabili.

Ferrari F430 (AdobeStock)
Ferrari F430 (AdobeStock)

Da diverso tempo a questa parte è abbastanza nota la famosa lista nera della Ferrari, ovvero varie persone che per diversi motivi non possono in alcun modo acquistare la Rossa.

La storia che stiamo per raccontarvi però non riguarda questa Black List, anzi alla fine si è anche tutto concluso per il verso giusto, il problema è che per poter acquistare il bolide rosso, il compratore ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie.

Stiamo parlando del caso di Andrea Vettori, una persona come tante della provincia di Prato, un umile contadino che per tutta la vita aveva conosciuto cosa voleva dire il duro lavoro e cosa significasse guadagnarsi il pane.

Inoltre in paese era una persona anche molto nota, molto gioviale e soprattutto famoso per girare per le strade con la sua Apecar, di certo non la macchina più comune, ma nemmeno la più costosa e prestazionale.

Qualche tempo fa però il Signor Vettori ha dovuto salutare per sempre un suo zio, una persona a lui molto vicina e che era stato in grado di realizzare una grande fortuna economica nel corso della propria vita.

Il rapporto tra lo zio e Andrea dunque era talmente stretto che quest’ultimo decise di lasciargli gran parte dell’eredità una volta passato a miglior vita e, pur non sapendo di che cifra si trattasse, siamo di fronte a numeri da perdere la testa.

Vettori dunque ha deciso di recarsi nella concessionaria locale della Ferrari per poter acquistare una F430, quella che si può definire come uno dei migliori modelli che siano mai stati realizzati a Maranello.

Si tratta infatti della primissima vettura sportiva di tipo ipertecnologico della storia del Cavallino, con le caratteristiche che nel 2004, anno in cui venne presentata al Motor Show di Parigi, erano davvero rivoluzionarie.

Per questo motivo nel momento in cui entrò all’interno della concessionaria i venditori iniziarono a ridere, un po’ perché alcuni di loro lo conoscevano e lo avevano visto muoversi in Apecar e un po’ perché i suoi vestiti non erano di certo firmati.

La Ferrari F430 a tutti i costi: ecco il lieto fine

Nessuno infatti aveva mai visto un uomo così umile all’interno di quel luogo, anche perché conosciamo perfettamente tutti quanti gli elevati costi non solo dell’acquisto di una vettura Ferrari, ma anche della sua manutenzione.

Ferrari (Fonte RadioGlobo)
Ferrari (Fonte RadioGlobo)

I curiosi non mancano e il lavoro è come sempre pesante, quindi i venditori avranno pensato che si trattasse solamente di qualcuno che voleva vedere da vicino questa meravigliosa vettura, ma quando hanno capito che i soldi ce n’erano in abbondanza tutto è cambiato.

Probabilmente lo stesso Vettori a un certo punto si è spazientito della vicenda ed è stato lui stesso a mostrare la propria possibilità economica e allora ecco che le risate si sono trasformate in volti seri e professionali.

La visita è stata molto dettagliata e ha dato modo ad Andrea di poter valutare le migliori caratteristiche della sua nuova e fiammante F430, con quest’ultima che è una vettura da 490 cavalli ed è in grado di toccare fino a 315 km/h.

Il motore poi canta di gioia ogni volta che viene acceso, trattandosi di un V8 da ben 4300 di cilindrata e con la sua potenza in accelerazione è in grado di toccare i 100 km/h partendo da ferma in soli 3,6 secondi.

Tutto è bene ciò che finisce bene, ma c’è ancora un dettaglio particolare del quale non vi abbiamo ancora parlato.

I soldi gli hanno dato modo di poter comprare la Ferrari F430 peccato che il Signor Vettori…non abbia la patente.

Chissà che proprio questo acquisto non lo abbia portato a cambiare del tutto la propria prospettiva di vita e a quel punto abbia abbandonato l’autista e si sia messo d’impegno per poter sfrecciare per Prato con la sua Rossa.

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