Honda, la luce solo con Marc Marquez. E il futuro è un rebus

Annata difficile per la Honda, che si lascia dietro solo KTM e Aprilia. Solo Marc Marquez ottiene risultati di rilievo. E il destino sembra legato a lui

Marc Marquez, tre vittorie nel 2021 (foto di Mirco Lazzari gp/Getty Images)
Marc Marquez, tre vittorie nel 2021 (foto di Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Ancora un anno maledettamente travagliato quello della Honda in MotoGP. Con un Marc Marquez quasi a mezzo servizio ma comunque capace di portare i risultati migliori, la classifica costruttori piange ancora una volta. E il problema ora si fa serissimo.

Marc Marquez evita il tracollo della Honda

Dopo un anno di stop e le prime due gare saltate, il campione di Cervera è tornato ad essere la prima punta di un attacco però che sembra davvero spuntato. Sì perché nonostante le tre vittorie (Sachsenring, Austin e Misano) e il secondo posto di Aragon, lo spagnolo è l’unico che veramente ha ottenuto risultati di rilievo.

Solo un podio per Pol Espargaro, condito da diversi piazzamenti in top ten ma mai realmente invischiato per la vittoria o per la top-3 con le moto migliori. La crescita dell’iberico c’è stata, soprattutto nella seconda parte di campionato, grazie anche alle migliorie apportate da Honda sulla moto, ma ancora non bastano.

Alex Marquez e Takaaki Nakagami si sono visti al contagocce, con prestazioni effimere e sparse tra qualifiche e gara. Il fratello di Marc porta in dote un quarto posto a Portimao, al penultimo appuntamento stagionale, come miglior risultato (per il resto solo cinque piazzamenti tra i dieci). Segno di un livello ancora abbastanza basso, viste anche le aspettative che la Honda riponeva su di lui dallo scorso anno, quando addirittura lo promosse dalla Moto2 direttamente nel team Repsol. Anche per il giapponese cinque top ten e un quarto posto a Barcellona come personal best stagionale. Ma la verità è solo una: la Honda è Marc Marquez. E basta.

Senza Marquez (e la sua guida) che futuro?

Dunque per la Honda il ritorno a pieno regime del talento di Cervera è non fondamentale, di più. I test effettuati, seppur in condizioni non ottimali, durante la stagione, hanno permesso alla casa giapponese di ricominciare lo sviluppo di una moto che si era letteralmente fermato a Jerez dello scorso anno, quando Marquez si infortunò al braccio. Nessuno, da Bradl ad Alex, è riuscito a dare una indicazione precisa su dove lavorare per riportare la Honda ai vertici. Perché solo Marc riesce a portarla al limite e a vincere. E solo lui si può seguire. E questo è un guaio.

Sì, perché il nuovo infortunio patito dall’iberico in questo finale di 2021 getta ombre pesanti sulla stagione che verrà. Senza la sicurezza di avere Marquez, la riuscita della moto 2022 sembra molto difficile. Già i test di Jerez di questi giorni sarebbero stati fondamentali per il lavoro in fabbrica questo inverno. Ma senza Marc tutto diventa molto più complicato. Insomma il destino di Honda è legato a doppio filo a quello di Marc Marquez. Un qualcosa che è sempre da evitare, ma di cui ora la casa giapponese paga le conseguenze. E chissà per quanto continuerà a farlo.

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Marquez ed Espargaro festeggiano il podio a Misano (foto di Mirco Lazzari gp/Getty Images)
Marquez ed Espargaro festeggiano il podio a Misano (foto di Mirco Lazzari gp/Getty Images)
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