Gli sponsor da sempre hanno un enorme potere specifico in F1. Andiamo ad analizzare cosa decidono e per quali team lo fanno.
Gli sponsor sono il sale della F1. Non è un mistero che il circus si mantenga anche grazie ad alcuni imprenditori che pur di piazzare il proprio brand sulle vetture sono disposti a sborsare milioni di euro. In tempi recenti questi sponsor hanno acquisito sempre più importanza in questo mondo, tanto da rivestire posizioni primarie durante alcune decisioni dei team.
La cosa più evidente è sicuramente la livrea, con diverse squadre costrette a cambiare i propri colori continuamente in base allo sponsor di turno. L’unica intoccabile da anni è la Ferrari, che ha sempre mantenuto il proprio inconfondibile rosso. Persino la squadra di Maranello però non è stata esente a modifiche a causa di Phillip Morris.
F1: ecco come funziona per i top team
Il marchio di sigarette negli anni ha spesso “costretto” la Rossa a soluzioni ardite pur di mostrarsi agli amanti della F1. L’ultima trovata è stata il marchio Mission Winnow, che per forma ricorda vagamente il logo Marlboro. Alcuni sponsor però in questi anni hanno avuto peso anche nella scelta dei piloti. Stroll e Mazepin ad esempio, attraverso i propri facoltosi papà hanno sponsorizzato negli anni le proprie squadre assicurandosi così un posto in paradiso.
Ci sono poi casi meno evidenti come quello di Giovinazzi. Nel suo caso la Ferrari, attraverso lo sponsor Alfa Romeo, si è assicurata un sedile per uno dei suoi piloti. Questa situazione però sembrerebbe essere cambiata recentemente, con il povero Antonio finito improvvisamente sulla graticola in favore di piloti sicuramente non più valorosi di lui.
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Curioso invece il caso dei top team. Squadre come Ferrari e la stessa Mercedes ad esempio non ricevono “ordini” dai propri sponsor su quali piloti prendere. Piuttosto però si ritrovano con nuovi brand in livrea in base ai driver che prendono. Ad esempio a Maranello con l’arrivo di Alonso vi fu un lauto accordo con il colosso bancario spagnolo Santander.
Antonio Russo