Hamilton riapre il Mondiale tra le polemiche, illusione Leclerc. L’analisi

A casa sua Hamilton dice 99, ma quante polemiche per quel contatto con Verstappen. Il monegasco ci crede, ma si arrende solo nel finale

Doveva dare un segnale e lo ha dato. Forte, forse anche troppo. Lewis Hamilton vince il GP di Gran Bretagna per l’ottava volta nella sua carriera (un altro record in cascina), ma soprattutto riapre incredibilmente i giochi per il Mondiale.

Hamilton, GP da leone

Doveva recuperare 33 punti a Max Verstappen, se ne porta a casa 25 con lo zero rimediato dal rivale. Ma farà discutere a lungo quella lotta iniziale tra i due, con lo scontro che ha portato al ritiro dell’olandese.

Al di là dell’analisi su chi ha ragione o meno, c’è da dire che Hamilton aveva una sola opportunità per sorpassare il rivale ed era proprio nel corso del primo giro. La Qualifica Sprint di ieri infatti aveva disegnato bene la situazione del britannico: ne aveva di più ma una volta alle spalle del numero 33 era praticamente possibile arrivare al sorpasso. Hamilton lo sapeva bene, ci ha provato e il contatto è stata la conseguenza di questo.

Dopo però si è aperto un gran premio ancor più nervoso per il campione del mondo, prima alle prese con il consumo anomalo delle gomme medie e poi, una volta montate le dure e con la penalità sul gruppone, la lunga rincorsa a Charles Leclerc e alla vetta. Perché vista la situazione, accontentarsi della piazza d’onore sarebbe stato un suicidio. E invece ora per il Mondiale è tutto rimesso in discussione.

Leclerc, vittoria solo “annusata”

Dopo lo scontro al via tra Hamilton e Verstappen, c’è chi ha davvero creduto per un attimo nell’impresa ed è Leclerc. Il ferrarista sapeva che sarebbe stata dura tenere dietro l’inglese, ma per due terzi di gara lo ha fatto egregiamente, con una Ferrari che è stata superiore alla Mercedes con gomme medie ma che ha faticato stavolta con le dure. Ed è qui che il monegasco si è visto portar via una vittoria che sarebbe stata incredibile sì ma meritata. Anche perché quella di Montecarlo, che non c’è mai stata, grida ancora vendetta.

Peccato invece vedere lì indietro Carlos Sainz Jr, che per due volte è finito alle spalle di Daniel Ricciardo senza poter mai tentare un attacco. Lo spagnolo aveva dimostrato ampiamente di avere ritmo, se non come quello del compagno, quantomeno come quello di Valtteri Bottas. Il problema al pit stop invece ne ha compromesso la gara, che poteva essere decisamente migliore.

Bottas-Perez, la non-domenica dei numeri due

Ad uscire ancor di più come meri comprimari dal weekend di Silverstone sono Bottas e Sergio Perez. Il finlandese si è reso protagonista ancora una volta di due partenze orribili, che hanno permesso prima a Leclerc e poi a Norris si andargli avanti. Ha recuperato la situazione nel finale, quando poi comunque non è riuscito a seguire l’indiavolato Hamilton nella caccia a Leclerc. Lì poteva davvero mettere a serio rischio anche la seconda posizione della Rossa, e invece è rimasto, ancora una volta, a guardare.

Il messicano invece, dopo il patatrac del sabato, doveva costruirsi una gara “alternativa” per recuperare posizioni importanti. Quattro pit, tante difficoltà in mezzo al gruppo e solo una sedicesima piazza. Sembra quasi di rivedere Albon o Gasly. E questo è preoccupante. Anche perché sappiamo come Helmut Marko sia avvezzo ai cambi in corsa.

Charles Leclerc in pista al Gran Premio di Gran Bretagna di F1 2021 a Silverstone
Charles Leclerc in pista al Gran Premio di Gran Bretagna di F1 2021 a Silverstone (Foto Ferrari)

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