I timori di Verstappen. Red Bull forte solo sul circuito di casa?

Dopo tre successi consecutivi la Red Bull si pone diversi punti interrogativi. Sarà stato merito dei circuiti, o della macchina?

Max Verstappen nelle prove libere del Gran Premio d'Austria di F1 2021 al Red Bull Ring
Max Verstappen (Foto Mark Thompson/Getty Images/Red Bull)

Assaporato il gusto del successo e intravisto il mondiale non più come un miraggio, in casa Red Bull sono aumentati i timori. La paura, ovviamente, è che la giostra si fermi e la Mercedes torni a dominare come fatto ininterrottamente dal 2014.

Dal canto suo la FIA non le sta agevolando il percorso intervenendo con improvvisi cambi regolamentari e incrementando la sua ansia di vedere l’ottimo trend registrato finora (6 vittorie su 9 GP disputati) bruscamente interrotto.

A questo proposito Max Verstappen, leader della generale con 182 punti contro i 150 di Hamilton, ha mostrato di avere i piedi bien piantati per terra, lontano dall’illusione di avere la strada spianata. “Dobbiamo assicurarci di essere al top in ogni weekend e sfruttare al 100% il potenziale della nostra vettura”, ha dichiarato a Motorsport.com.

“Specialmente in Austria la RB16B ha dato una risposta straordinaria, ma ciò che conta è continui anche a Silverstone”, ha aggiunto preoccupato che la magia non sia stata soltanto merito del circuito di casa, battuto in due fine settimana consecutivi.

Cosa succederà sulle piste amiche della concorrenza?

Con molti punti interrogativi anche il boss degli energetici Christian Horner, il quale ha evidenziato come i prossimi appuntamenti si sonderanno su layout più adatti alle caratteristiche, il che potrebbe agevolare il recupero di Ham.

“Negli ultimi sette anni hanno avuto la meglio sempre loro”, ha considerato il manager di Leamington, circa il round inglese che, tra l’altro, vedrà per la prima volta la disputa della qualifica sprint per sancire l’ordine di partenza del gran premio domenicale.

“Sarà una sfida totalmente inedita”, ha commentato chissà se con un po’ di sana tattica, o realmente intimorito dalla possibile rimonta dei tedeschi che, va detto, ad oggi hanno spesso mancato di lucidità e sono apparsi globalmente più vulnerabili.

(©Getty Images)

Chiara Rainis

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