Sergio Perez, reduce dalla vittoria al GP dell’Azerbaigian, la prima con la Red Bull, è carichissimo in vista delle prossime gare
Il pilota messicano Sergio Perez, reduce dalla vittoria al Gran Premio dell’Azerbaigian di Baku, la prima con la Red Bull, è carichissimo in vista delle prossime gare. Ecco che cosa ha dichiarato in questa video-intervista.
“Prima di tutto mi sento molto, molto orgoglioso”, sono le parole di Checo. “Questa vittoria è frutto dell’enorme lavoro che abbiamo svolto dal primo di gennaio. Dimostra che l’impegno ripaga sempre. Questo risultato dà una grande spinta al team, che ora sa di avere due vetture in grado di lottare. Vogliamo davvero vincere questo campionato”.
Perez ringrazia e dà merito ai suoi compagni di squadra: “Devo ancora migliorare, non sono ancora totalmente a mio agio con la vettura. Devo continuare a lavorare sodo, spingo al massimo per arrivare al vertice. Penso che il team sia davvero ottimo. Max (Verstappen, ndr) è stato grandioso, si meritava la vittoria perché ha fatto un weekend perfetto, ma è stato molto sfortunato. La vittoria è sua, ma anche di Alex Albon, che ci aiuta molto con il lavoro al simulatore e con gli ingegneri. Quando arrivai alla Red Bull non mi aspettavo che sarebbe stato così aperto con me, invece mi ha spiegato tutti i problemi che aveva incontrato, il funzionamento della macchina, e questo è stato molto gentile da parte sua. L’ho davvero apprezzato, così come il lavoro che svolge con il team weekend dopo weekend. Si tratta di un impegno di squadra e ogni risultato è frutto di tutti gli individui del team”.
La conclusione di Sergio guarda al futuro: “Abbiamo disputato solo sei gare. Non importa in che posizione siamo oggi, ma dove saremo all’ultimo GP di Abu Dhabi. Dobbiamo continuare a rosicchiare il distacco, a massimizzare il potenziale della macchina, per essere lì alla fine. Manca ancora molto tempo. Sono in F1 da tanti anni e so bene che tutto può ancora succedere. Dobbiamo mantenere la testa bassa: quello che è accaduto fa parte della storia, dobbiamo guardare avanti”. 
