Grosjean, la rivelazione: “Ho capito perché la Mercedes è il team migliore”

Nella sua visita alla Mercedes per preparare l’esibizione di giugno, Romain Grosjean ha compreso la vera forza dei campioni del mondo

Romain Grosjean in visita a Brackley
Romain Grosjean in visita a Brackley (Foto Mercedes)

Doveva essere solo la preparazione per il suo test di addio alla Formula 1, il primo giro su una monoposto della massima categoria automobilistica dal terribile incendio dell’anno passato in Bahrain, che si svolgerà il mese prossimo sul suo circuito di casa, il Paul Ricard, in Francia.

Invece, per Romain Grosjean, in un certo senso quella visita nei giorni scorsi al quartier generale della Mercedes, a Brackley, dove ha preso le misure del sedile in cui si accomoderà per la sua esibizione, ha rappresentato una rivelazione. Dopo dieci anni di Mondiale, gli sono bastati cinque minuti per aprire finalmente gli occhi e rendersi conto del segreto che rende la Freccia nera la squadra dominatrice dell’automobilismo contemporaneo.

Grosjean svela il segreto vincente della Mercedes

Lo ha spiegato lo stesso diretto interessato nella sua intervista concessa ai microfoni del podcast della F1, intitolato Beyond the Grid. “Sono arrivato in fabbrica e sono rimasto sbalordito dalle strutture e dal modo in cui le persone ci lavoravano attorno”, è stato il suo racconto. “Dopo cinque minuti alla Mercedes a Brackley, ho capito facilmente perché sono la scuderia di maggior successo credo in tutta la storia dello sport”.

“Trovate un altro team, in qualsiasi disciplina, che ha vinto tanto quanto la Mercedes“, prosegue il transalpino. “È quasi impossibile. Perciò, arrivare lì, vederlo con i miei occhi e comprenderlo me lo ha chiarito bene. Anche se quest’anno tutti, dopo i test del Bahrain, pensavano che la Red Bull fosse più veloce, eccoci qui dopo tre gare ad assistere a due vittorie della Mercedes contro una della Red Bull. Questa è la forza del team. Magari non avranno la vettura più competitiva, ma troveranno sempre una soluzione. E quando sei lì con loro lo senti”.

Tutta un’altra cosa rispetto alle squadre per cui ha corso lui: Renault, Lotus e Haas. “Direi che prima di tutto cambia la cultura”, ammette Grosjean. “Da lì in poi, ogni dettaglio è spinto al massimo. Tutti cercano davvero le soluzioni per andare più forte. Ovviamente, l’infrastruttura è incredibile, ma penso che quella ce l’abbiano anche molte altre squadre. A fare la differenza è come la usi, come la ottimizzi”.

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Romain Grosjean parla con il team principal Toto Wolff durante la visita a Brackley
Romain Grosjean parla con il team principal Toto Wolff durante la visita a Brackley (Foto Mercedes)
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