Terremoto in Mercedes: cinque ingegneri importanti passano alla Red Bull

La Red Bull strappa altri cinque ingegneri di primo piano alla Mercedes. Tra i due top team la tensione è sempre più alle stelle

La Mercedes di Valtteri Bottas ai box
La Mercedes di Valtteri Bottas ai box (Foto Jiri Krenek/Mercedes)

Il plenipotenziario della Red Bull, Helmut Marko, aveva avvisato: lo scippo da parte della sua squadra di Ben Hodgkinson, ex responsabile degli ingegneri meccanici della Mercedes, era solo l’inizio. E così è stato.

A questo primo cambio di casacca, che tanto aveva fatto infuriare i vertici della Freccia nera, si affianca ora una vera e propria campagna acquisti aggressiva, che ha coinvolto ben cinque ingegneri della squadra campione del mondo in carica, passati armi e bagagli ai Bibitari.

Cinque uomini Mercedes passano alla Red Bull

Si tratta di Steve Blewett (capo della produzione), Omid Mostaghimi (responsabile dell’elettronica), Pip Clode (leader del team di progetto), Anton Mayo (leader del team degli ingegneri) e Steve Brodie (manager in pista e dell’ispezione finale). Con questi importanti ingaggi, la Red Bull punta a rafforzare la propria squadra di motoristi in vista del 2022, quando inizierà a costruire in casa il suo propulsore, a seguito dell’addio alla Formula 1 del suo attuale fornitore, la Honda.

Questa ulteriore mossa, tuttavia, non ha fatto altro che alzare il livello della tensione tra le due squadre che si giocano il campionato del mondo. “Si stanno muovendo molte pedine dietro le quinte ma Toto (Wolff, il team principal, ndr) gestirà questa situazione al meglio”, confida Lewis Hamilton. “Senza dubbio i dipendenti della nostra squadra sono straordinari e non mi sorprende che tutti li vogliano. Abbiamo vinto molto insieme”. E Wolff, chiamato in causa da Hamilton, ha definito questa manovra l’apertura di “un ulteriore campo di battaglia”.

Il suo avversario Max Verstappen gongola: “Il nostro nuovo progetto è molto interessante. E penso che sia piuttosto normale che, quando un team domina da così tanto tempo, si cerchi di accaparrarsi i loro uomini. Quando le persone lavorano allo stesso posto a lungo, a volte vogliono cercare nuove sfide e credo che questo sia comprensibile. Il futuro che ci aspetta è emozionante, non vedo l’ora di capire dove ci porterà”.

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Il marchio Honda sull'alettone posteriore della Red Bull
Il marchio Honda sull’alettone posteriore della Red Bull (Foto Mark Thompson/Getty Images/Red Bull)
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