Danilo Petrucci, scongiurato il rischio sindrome compartimentale

Per Danilo Petrucci non si tratta di sindrome compartimentale, ma il problema alla mano non lascia dormire sonni tranquilli.

Danilo Petrucci
Danilo Petrucci (getty images)

Danilo Petrucci dopo la gara di Jerez si è sottoposto ad una visita medica per problemi al braccio destro e i risultati sono arrivati. Fortunatamente non si tratta di sindrome compartimentale e non necessita di un intervento chirurgico. Tuttavia il problema resta e non lascia dormire sonni tranquilli al pilota ternano della KTM.

Nel corso del Gran Premio di Jerez ha accusato dolori alla mano, alla pari di altri suoi colleghi come Fabio Quartararo e Aleix Espargarò. “Avevo problemi con la mano destra, quindi era difficile controllare la moto”. Si sospettava una sindrome compartimentale, ma il problema è da far risalire alla caduta rimediata lo scorso anno durante i test precampionato a Jerez, quando ha riportato una forte botta anche al collo: “Sono volato violentemente a Jerez l’anno scorso e ho colpito due dischi intervertebrali nella zona del collo. I miei nervi non sono al 100%. Lavoro lì dall’anno scorso. Sento principalmente che il braccio destro è molto stanco. I nervi non trasmettono le informazioni corrette al muscolo”, spiega Danilo Petrucci a Speedweek.com.

I problemi potrebbero continuare pur non essendo risolutoria una operazione. “Dà fastidio anche quando non faccio nulla. A volte sono a letto e il mio braccio destro si addormenta. È quindi un’altra questione”, aggiunge il pilota umbro. Nei prossimi giorni si sottoporrà ad ulteriori accertamenti sul collo. L’unica soluzione sarà rafforzare la massa muscolare intorno alla zona interessata. “Quello che possiamo fare è rafforzare l’intera spalla e l’area intorno alla clavicola con i muscoli e renderla così più stabile in modo che l’avambraccio sia meno teso durante la guida”.

Danilo Petrucci (Foto Getty Images)
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