MotoGP, Danilo Petrucci: “Non ho trovato ciò che mi serviva”

Danilo Petrucci deluso dalla giornata di test a Jerez. Dopo 63 giri non ha trovato una soluzione al problema con la gomma posteriore.

Danilo Petrucci
Danilo Petrucci (foto Instagram)

Il week-end di Jerez e il successivo test de lunedì non hanno portato le risposte che Danilo Petrucci si attendeva. 14° in gara con 20 secondi di distacco dal vincitore, 19° nel test ufficiale con un gap di 1,7 secondi dal best lap di Maverick Vinales. Alla vigilia del Gran Premio il pilota ternano aveva preannunciato diverse novità sulla sua KTM RC16 per migliorare soprattutto il feeling con la gomma posteriore nuova.

Fare bene a Jerez può significare avere buone prospettive su ogni tracciato, ma questo non è avvenuto. “Il nostro obiettivo era trovare qualcosa che ci permettesse di utilizzare al meglio la gomma posteriore. A differenza degli anni precedenti, quando ho sempre lottato per proteggere la gomma posteriore, non posso più usarla quando è nuova. Se prima riuscivo ad essere molto veloce con le gomme fresche e poi magari un po’ più lento con quelle usate, adesso è il contrario”, ha raccontato Danilo Petrucci. “Sono abbastanza veloce con gomme molto vecchie, ma con la gomma nuova non sento la differenza. Questo è il problema che abbiamo avuto in Qatar, a Portimao e Jerez, sia in qualifica che all’inizio della gara. Oggi abbiamo provato cose diverse per la distribuzione del peso, ma probabilmente è una cosa in cui ho bisogno di prendere la mano e trovare la fiducia”.

L’ex pilota Ducati riesce a sfruttare maggiormente la gomma anteriore ma non quella posteriore, nessuna soluzione testata nei quattro giorni di Jerez si è rivelata decisiva per invertire la rotta. “Perdo molto, soprattutto quando accelero da zero, perché è lì che devo spostare la maggior parte del peso. E rispetto a Brad c’è una differenza di 20 kg. Ho problemi lì, quindi cerco di recuperare il ritardo sui freni, ma questo mette a dura prova la gomma anteriore. Mi manca il supporto della gomma posteriore. Abbiamo provato a lavorare sulla distribuzione del peso ma non abbiamo trovato quello che mi sarebbe piaciuto”.

Danilo Petrucci (getty images)
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