Pol Espargaro la tocca piano: “Sono qui per vincere il titolo”

Sembra avere le idee chiare Pol Espargaro. Il rider spagnolo, infatti, vuole provare a vincere il titolo in MotoGP ora che è in Honda.

Pol Espargaro
Pol Espargaro (Foto Dorna)

Dopo le ottime prestazioni mostrate in questi ultimi anni in KTM, Pol Espargaro è arrivato in Honda. Il team giapponese ha deciso di puntare su di lui, oltre che per le sue prestazioni anche per le qualità mostrate come collaudatore. Il rider iberico, infatti, ha fatto progredire molto la moto austriaco rendendola tra le migliori del lotto.

In vista dell’inizio di questa stagione il pilota spagnolo ha così commentato i test effettuati in Qatar settimana scorsa: “Sicuramente è stato un inizio difficile quello quello di quest’anno perché ho cambiato moto. Al di là di tutto però negli ultimi giorni mi sono subito sentito a mio agio. Sono riuscito a portare a casa dei tempi interessanti. All’inizio avremo qualche difficoltà, ma penso che quest’anno ci divertiremo. Secondo me la stessa moto può essere facile per un pilota e difficile per un altro perché dipende dallo stile di guida”.

“Marc sarà utile”: l’attesa di Pol Espargaro

Pol Espargaro ha poi proseguito: “Secondo me la Honda non è la moto più semplice, ma non è neanche la più difficile. Bisogna adattare lo stile di guida e negli ultimi giorni in Qatar ci stavo riuscendo. Considerando il passato questo non è il circuito migliore per la Honda e per me, ma vedremo cosa riusciremo a fare. Io penso che almeno all’inizio sarà Joan il favorito”.

Lo spagnolo è stata una delle grandi sorprese di questi test invernali. L’ex KTM, infatti, a dispetto di quanto ci si aspettasse è stato subito competitivo sulla nuova moto facendo segnare dei tempi interessanti. L’iberico però ha ambizioni importanti per il futuro.

In tal senso ha così concluso il proprio intervento durante la conferenza stampa: “Marc sta seguendo le prescrizione del medico. Sarà utile per noi averlo in squadra e per me in maniera particolare sarà importante avere il migliore pilota del mondo nel team. Io non sono arrivato qui per fare 8° o 10°, ma per diventare un giorno campione del mondo. Non so se ci riuscirò in 1-2 o 3 anni, ma ci proverò”.

Antonio Russo

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