Pol Espargarò migliora sulla Honda: “Ma non sono pronto per vincere”

Pol Espargarò fa progressi in sella alla Honda RC213V, utilizza il setup di Marquez e vuole essere sempre più veloce. Buon test in Qatar oggi.

Pol Espargaro MotoGP Honda
Pol Espargarò (foto Repsol Honda Team)

Pol Espargarò migliore pilota Honda nel Day-3 di test MotoGP in Qatar. Lo spagnolo ha chiuso con il quinto tempo in classifica a 716 millesimi dal leader Jack Miller.

Prosegue il suo lavoro di adattamento alla RC213V, moto diversa dalla KTM RC16 e sulla quale conta di riuscire a raggiungere un ottimo livello in fretta. Ci sono ancora due giornate di test a Losail prima della partenza del campionato 2021.

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MotoGP, test Qatar: parla Pol Espargarò

Espargarò al termine di questo terzo giorno di prove in Qatar si è così espresso sulla sua situazione: «I progressi sono più veloci di quanto mi aspettassi. Non è facile, però sta avvenendo in maniera più naturale di quanto previsto. Comunque ho ancora tanto da imparare sui limiti della moto. L’importante è essere costanti, più che il giro secco mi interessa essere veloce sul passo. Il mio ritmo mi ha sorpreso oggi».

L’adattamento alla Honda RC213V procede più rapidamente di quanto si attendesse e Pol è pronto a fare ulteriori step per essere maggiormente competitivo: «Oggi è il primo giorno in cui ho sentito i limiti. Mi serve più velocità in curva. Non essere caduto è importante e stiamo anche ‘giocando’ un po’ con l’elettronica. Progressivamente sono più fluido nella guida e non mi aspettavo di avere un passo così buono».

Jack Miller è rimasto impressionato dal pilota Repsol Honda e lo ha perfino indicato tra i favoriti per la prima gara di Losail. Ma Espargarò mantiene un profilo basso: «Non mi sento ancora pronto per vincere. Questo è un test, il gran premio è un’altra cosa. Ora non abbiamo stress. Cercherò di sfruttare al meglio i prossimi due giorni per migliorare e conoscere meglio i limiti della moto. Guido con la configurazione di Marquez, voglio essere veloce come lui. I miei tempi ora sono interessanti, però possono essere migliorati. Ovviamente sarebbe stato meglio avere più giorni di test e su piste diverse, ma bisogna adattarsi».

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