Test MotoGP, Joan Mir ha una richiesta per la Suzuki

Il campione del mondo Joan Mir chiude il primo test a Losail con l’8° crono. Prove di telaio ed elettronica, ma chiede a Suzuki di impegnarsi sull’holeshot.

Joan Mir e Alex Rins

I piloti Suzuki hanno chiuso in anticipo la seconda giornata di test MotoGP a Losail. Ottavo posto per Joan Mir, decimo per Alex Rins. Al vaglio dei campione del mondo un nuovo telaio, in attesa di un dispositivo holeshot che consenta di migliorare in fase di partenza e già a disposizione della concorrenza. Joan Mir ha concluso una domenica intensa dopo 48 giri firmando il suo miglior tempio in 1’54″515 minuti. “È stata una giornata dura. Un test è sempre faticoso perché devi sempre testare al 100 percento. Non è facile”, ha detto il maiorchino.

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Prove di telaio ed elettronica

Al vaglio del campione non solo un nuovo telaio per la GSX-RR ma anche aggiornamenti di elettronica. “Oggi ci siamo concentrati sul provare diverse cose nuove, incluso un telaio diverso e alcune cose sul lato dell’elettronica. Inoltre i vari pneumatici. Sono abbastanza contento della prestazione, non siamo lontani dal tempo sul giro. Ciò significa che abbiamo una buona base per i prossimi tre giorni di test”. Si ritornerà in pista fra tre giorni, dal 10 al 12 marzo. Piccoli aggiornamenti in stile Suzuki, ma che dovrebbero consentire un passo avanti senza stravolgere la natura della moto iridata.. “La moto non cambia molto, è normale. L’importante è migliorare le piccole cose dove c’erano i nostri punti deboli: il giro veloce, un po’ di ciclistica e nella zona dell’elettronica. Questo è quello che stiamo facendo adesso”.

Mir chiede il dispositivo holeshot

Buone le impressioni sul nuovo telaio. “Ci sono aspetti positivi e negativi, ma non è una rivoluzione. È un po’ meglio quando si tratta di maneggevolezza. In altri settori, ad esempio in fase di frenata, non è così buono. Dobbiamo lavorarci ora per vedere se possiamo farlo attraverso il set-up. Abbiamo ancora tre giorni per questo”. Joan Mir chiede inoltre di accelerare i tempi sul dispositivo holeshot. “Se tutti ce l’hanno e funziona, allora dovremo spingere su Suzuki”, ha scherzato l’iridato. “Al momento non so se funzionerà o meno. Quando è arrivato il “dispositivo di avviamento”, credo dalla Ducati, non l’abbiamo avuto subito, ma poche gare dopo. In tal caso dobbiamo aspettare perché al momento non abbiamo questo dispositivo. Ma il nostro dispositivo di avvio funziona bene. Certo, MotoGP significa che devi sempre migliorare. Se ne abbiamo bisogno, lo prenderemo”.

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