Vettel, la Ferrari è dimenticata: “Ho voltato pagina. E ora voglio batterla”

Sebastian Vettel non si guarda indietro: “Non sono felice di com’è finita alla Ferrari. Ma ora l’obiettivo è starle davanti”

Sebastian Vettel
Sebastian Vettel (Foto Aston Martin)

La tuta rossa è ormai riposta definitivamente sul fondo di un cassetto. Ieri, alla presentazione della sua nuova scuderia, la Aston Martin, Sebastian Vettel è apparso per la prima volta vestito di verde. E, anche se si tratta di una visione alla quale noi dobbiamo ancora abituarci, per il diretto interessato questo capitolo della sua carriera in Formula 1 è ufficialmente cominciato.

La Ferrari, insomma, fa parte del passato. Ai sei anni trascorsi a Maranello, il tedesco dedica giusto una manciata di parole: “Non sono felice di com’è andata. Ma l’ho accettato, l’ho vissuto e non ho rimpianti. Sono molto in pace rispetto all’anno scorso”.

Per Vettel la Ferrari fa ormai parte del passato

Da ora in poi, dunque, la Rossa è semplicemente un avversario come tutti gli altri. Da battere senza guardarla troppo in faccia, per raggiungere i risultati ambiziosi a cui punta il suo nuovo team. “Il nostro obiettivo non ufficiale è il terzo posto”, ha raccontato il quattro volte iridato a Sky Germania, “e penso che questo significhi che dobbiamo essere davanti alla Ferrari. Ma per me non c’è soddisfazione personale nello stare davanti a loro. La soddisfazione sta nelle mie prestazioni e in quelle della squadra”.

Anche nella decisione di sbarazzarsi della sua collezione di Ferrari, presa recentemente dallo stesso Vettel, non si nasconde nessuna amarezza nei confronti del marchio del Cavallino rampante. “Ho deciso di farlo solo per risparmiare un po’ di spazio”, afferma. “Sono molto impegnato nella mia vita, quindi non ho tempo di divertirmi alla guida senza far niente. Non c’è nessun grande segreto dietro”.

Quando si parla di Ferrari, le uniche parole di miele Seb le rivolge al suo ormai ex compagno di squadra, Charles Leclerc. “Il miglior talento che io abbia mai incontrato”, lo definisce. “Penso che si possa sempre imparare dal pilota che sta al tuo fianco, e io credo di aver avuto un ottimo rapporto e una buona intesa con Charles. Penso che entrambi abbiamo imparato l’uno dall’altro. Poi alla fine ci sono state premesse diverse nella squadra, una dinamica differente: Charles è rimasto lì e io sono andato avanti”. Senza più guardarsi indietro.

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La nuova Aston Martin AMR21
La nuova Aston Martin AMR21 (Foto Aston Martin)
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