Gara sprint in F1: i team principal sono contenti, i piloti un po’ meno

Sono contrastanti i pareri relativi all’inserimento di un gara sprint al sabato in F1. Nel 2021 si farà la prova in tre round.

Christian Horner (©Getty Images)

La FIA le sta provando tutte per movimentare i GP di F1, per molti ridotte a noiosi trenini con un solo costante vincitore: la Mercedes.

Nel campionato che prenderà avvio il prossimo 28 marzo dal Bahrain, la Federazione in accordo con i team ha deciso di fare un esperimento. A Montreal, Monza e Interlagos i venti piloti in griglia saranno chiamati a svolgere una corsa sprint al sabato pomeriggio per stabile l’ordine di partenza della domenica. Qualora la formula dovesse funzionare e piacere verrà estesa all’intera stagione successiva.

Pareri pro e contro i nuovi provvedimenti

Da quanto possiamo capire al momento i team principal sembrano essere più contenti dei loro driver. In particolare si sono espressi a favore di quello che oggi potremmo definire un tentativo Christian Horner e Zak Brown.

“E’ facile dire no a tutto. Se non si provano le novità non si può sapere se possono portare benefici”, ha analizzato il boss Red Bull ad Auto Motor und Sport. “Non dobbiamo avere paura di sperimentare. Se non dovesse ottenere il risultato sperato si può sempre tornare indietro”. Pur dell’idea che il Circus non vada snaturato, il manager inglese ha sottolineato l’importanza dell’evoluzione dello sport.

Secondo il responsabile della McLaren invece è fondamentale trovare strade alternative ma senza eccedere nell’artificialità in stile schieramento invertito. “E’ positivo per lo sport cercare qualcosa di inedito”, ha dichiarato sposando al 100% il pensiero dell’omologo.

Decisamente meno persuaso dal papabile format del 2022 si è al contrario proclamato Robert Kubica.

“Personalmente amo la struttura attuale del weekend e non credo rimaneggiarla sia la chiave per rendere i gran premi più spettacoli. La qualifica del sabato pomeriggio fare parte del DNA della serie, così come la corsa alla domenica”, ha sostenuto il driver di riserva dell’Alfa Romeo con un certo spirito conservatore.

Robert Kubica (©Alfa Romeo Twitter)

Chiara Rainis

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