Compra una Ferrari con bitcoin: è la prima volta in Italia

Per la prima volta in Europa è stata venduta una Ferrari con bitcoin. L’operazione è avvenuta presso una concessionaria di Padova.

Ferrari 360 Modena
Ferrari 360 Modena (getty images)

Una Ferrari 360 Modena è stata venduta tramite bitcoin per la prima volta in Italia ed in Europa, grazie alla collaborazione tra Veloce Classic e il processore Italiano di pagamenti in bitcoin, tinkl.it. Veloce Classic è una concessionaria di Padova che ha guadagnato notorietà grazie alla scelta di accettare pagamenti in bitcoin.

Un cliente ha deciso di acquistare una Ferrari 360 Modena pagando direttamente in bitcoin, registrando un primato in Italia. La concessionaria si è appoggiata a tinkl.it (parte del gruppo The Rock Trading – Digital Rock Holding S.p.A.), che offre un servizio a costo zero, che permette ad aziende, imprenditori e liberi professionisti muniti di partita IVA di accettare pagamenti in bitcoin, ricevendo però un bonifico in euro. Veloce Classic ha potuto accettare il pagamento in bitcoin, prima di ritrovarsi un bonifico in denaro sul proprio conto corrente.

La criptovaluta nel mondo auto

La notizia sembra sensazionale ma rivolta tutta al futuro. “Siamo compiaciuti e molto soddisfatti di aver risposto, grazie al nostro servizio a costo zero per il commerciante, a una precisa esigenza dell’acquirente – commenta Daniele Pregnolato, CEO di tinkl.it – a maggior ragione in un momento storico estremamente particolare. Questo accordo può diventare la base per un’ulteriore diffusione della valuta digitale come sistema di pagamento oggettivamente riconosciuto”.

Alcuni giorni fa Tesla ha messo piede nel mondo delle criptovalute, con l’acquisto di bitcoin per un valore di 1,5 miliardi di dollari, con il presupposto di accettare pagamenti in futuro con questa metodologia. Ma non è certo l’unico costruttore ad aver accettato una tale forma di pagamento. In passato prima Lamborghini, nella sede di Newport Beach, e successivamente Bentley, nella filiale di Houston, avevano accettato strumenti di pagamento “virtuale”. E’ facile immaginare che presto anche altri marchi decideranno di accettare i pagamenti in bitcoin.

Bitcoin (getty images)
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