MotoGP a Losail: niente quarantena, ecco il protocollo da seguire

La carovana della MotoGP sbarcherà a Losail a marzo e trascorrerà qui un mese. Ecco il protocollo che dovranno seguire piloti e addetti ai lavori.

Losail Circuit
Circuito di Losail (foto Instagram)

La troupe della MotoGP trascorrerà la maggior parte del mese di marzo in Qatar. Sul circuito di Losail il primo Gran Premio del 2021 è previsto per il 28 marzo. Una settimana dopo, il 4 aprile, ci sarà la seconda tappa stagionale. A causa delle restrizioni di Coronavirus le autorità locali faranno un’eccezione, anche piloti e addetti ai lavori dovranno seguire un protocollo molto rigido.

Attualmente tutte le persone che entrano nel Paese devono rispettare una quarantena di sei giorni. A seconda del paese di origine, questa quarantena può essere completata a casa o in hotel. Al settimo giorno è possibile lasciare il luogo della quarantena presentando due test negativi, il secondo dovrà essere effettuato sei giorni dopo l’atterraggio in Qatar. Il personale del Motomondiale non dovranno seguire i sei giorni di quarantena, ma dovranno presentare un test PCR negativo all’arrivo all’aeroporto di Hamad, che devono aver effettuato prima della partenza.

Un secondo test PCR viene eseguito in loco e la persona viene quindi portata nella camera d’albergo che potrà lasciare solo dopo aver ricevuto l’esito negativo. Questo processo richiederà circa otto ore. Nel paddock si applicheranno le stesse rigide regole e restrizioni di accesso della stagione 2020. Le bolle si formano anche all’interno dei team per ridurre al minimo i contatti il ​​più possibile e per mantenere il rischio di infezione il più basso possibile.

La maggior parte delle persone trascorrerà praticamente un mese intero in Qatar. Chi deciderà di tornare a casa dovrà ripetere la stessa procedura all’arrivo. Ogni giorno vengono segnalati circa 300 nuovi casi in Qatar, recentemente in lieve aumento. Ma la seconda ondata dei contagi sembra al momento lontana.

Circuito di Losail (foto Facebook)
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