Aston Martin si gioca due gettoni per imitare la Mercedes. Sarà polemica?

Sempre più squadre stanno decidendo di adottare soluzioni in stile Mercedes. Sarà nuova polemica con Red Bull, Ferrari e Renault?

Racing Point (©Getty Images)

 

 

La sensazione è che nel 2021 in pista ci saranno almeno quattro Frecce Nere. Da Aston Martin è infatti trapelata l’indiscrezione che oltre alla sospensione posteriore scopiazzata dalla W11, la sua prima vettura con la nuova denominazione potrà godere di un telaio a immagine e somiglianza di quello Mercedes, in particolare nella zona posteriore, così da diminuire l’effetto del drag.

La ex Racing Point usufruirà dunque delle aperture del rigido regolamento imposto dalla FIA in merito alle modifiche applicabili e utilizzerà due tokens. Inoltre avrà pure la chance di aggiornare le componenti acquistate dai tedeschi e in uso sulla W10.

In pratica, un po’ come già successo lo scorso anno, la monoposto schierata da Lawrence Stroll potrà ricalcare in buona parte i vecchi modelli dell’auto sviluppata a Brackley.

Se poi consideriamo che dal 2022 anche la Williams potrà adottare la stessa procedura, le Mercedes rischiano di essere sei.

Cosa dobbiamo aspettarci da Aston Martin

E’ chiaro che con l’ingaggio di Sebastian Vettel le ambizioni siano importanti. Se poi si pensa che l’equipe con base a Silverstone lo scorso dicembre si era aggiudicata il GP di Sakhir con Sergio Perez, l’asticella non potrà che essere più alta rispetto alla sua consuetudine.

“Visto che le regole non permettono di poter iniziare con un concept completamente nuovo  siamo stati costretti a pensare a qualcosa di diverso”, ha spiegato il team principal Otmar Szafnauer a Motorsport.com sottolineando come ovviamente in azione non vedremo una macchina completamente stravolta. “Se un progetto è nato come low-rake non può essere alterato al 100%”, ha argomentato. “Avremo comunque molte parti evolute ed anche se la filosofia resterà la stessa cercheremo di migliorare l’aerodinamica. Nel nostro caso, avremo anche la possibilità di utilizzare una scocca rivisitata”, ha chiosato l’ingegnere.

Otmar Szafnauer (©Getty Images)

Chiara Rainis

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