SBK, Pepe Riba: “Rea tra i cinque migliori piloti al mondo”

Pepe Riba, capotecnico di Jonathan Rea, si ice certo che il nordirlandese avrebbe brillato anche in MotoGP.

Jonathan Rea
Jonathan Rea (getty images)

Cosa avrebbe fatto Jonathan Rea in MotoGP? Una domanda che resterà per sempre irrisolta nonostante qualche comparsa in classe regina nel passato. Nel 2012, quando ha avuto modo di sostituire Casey Stoner in sella alla Honda ufficiale, ottenendo un ottavo posto degno di lode. Non facile per chi deve adattarsi in tempi rapidi ad un prototipo totalmente differente da una derivata di serie, con gomme aventi caratteristiche diverse e freni in carbonio che richiedono un altro stile di guida in frenata.

Per la Honda un ottavo posto a Misano e un settimo ad Aragon non sono bastati per fare una buona offerta a Jonathan Rea. Dopo molti anni insieme, il nordirlandese ha lasciato la Honda alla fine del 2014 ed è passato alla Kawasaki, vincendo sei titoli mondiali di fila. HRC ha commesso forse un grande errore nel non offrirgli una chance? Pepe Riba, il suo capotecnico, è certo che Jonnhy avrebbe brillato anche nella classe regina. “Si parla spesso di come fosse nelle due gare che ha corso in MotoGP. Non è caduto in quel momento, anche se era sotto la forte pressione della Honda. Era bagnato in prova, ma ha comunque guidato con ottimi risultati”, ha detto a Motorsport-Total.com. “Certo che non ha vinto. Le persone che se lo aspettavano sono stupide e non capiscono lo sport. Ha ottenuto ottimi risultati. È difficile ottenere il massimo dal pacchetto in MotoGP”.

A Jonathan Rea serviva un po’ di tempo per adattarsi alla MotoGP, ma non lo ha avuto. “Se Jonathan fosse passato alla MotoGP due o tre anni fa, avesse avuto un buon contratto con una buona squadra, sarebbe stato anche lui davanti. Lo so. Quando si tratta di dettagli, Jonathan è impressionante”, ha aggiunto Pepe Riba. “In condizioni difficili è tre o quattro secondi più veloce di tutti gli altri piloti”. Il campione della Kawasaki ha una capacità unica di instaurare un feeling empatico con il suo veicolo. “Johnny ora comunica con la sua moto come un amico. È un rapporto molto stretto. Capisce tutto molto rapidamente. Questo è il primo punto. Il secondo punto sono le sue capacità naturali. La sua abilità è assolutamente impressionante. Jonathan è uno dei cinque migliori piloti del mondo, MotoGP compresa”.

Jonathan Rea
Jonathan Rea (getty images)
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