Valentino Rossi, addio Yamaha: il commovente saluto dei suoi boss

Il team principal Lin Jarvis e il team manager Maio Meregalli salutano Valentino Rossi dopo il suo ultimo GP nel team ufficiale Yamaha

L'abbraccio tra Valentino Rossi al team principal Lin Jarvis al termine del Gran Premio del Portogallo di MotoGP 2020 a Portimao (Foto Yamaha)
L’abbraccio tra Valentino Rossi al team principal Lin Jarvis al termine del Gran Premio del Portogallo di MotoGP 2020 a Portimao (Foto Yamaha)

La sua gara conclusiva, terminata soltanto al dodicesimo posto, per quanto ad un distacco minimo dal suo compagno di squadra Maverick Vinales, non gli ha riservato grandi soddisfazioni. Ma l’ultimo rientro della sua carriera ai box del team ufficiale Yamaha, quello invece è stato davvero indimenticabile e commovente.

La sua intera squadra si è stretta attorno al Dottore, per congedarlo e ringraziarlo al termine di quindici anni di collaborazione. A partire dal team principal Lin Jarvis: “Questo è un momento emozionante”, ha spiegato. “È sempre triste dire addio, specialmente alle persone che hanno rappresentato una parte così vitale del team. Ma niente nella vita dura per sempre o rimane uguale, questa è anche la natura della MotoGP. La situazione nel paddock è costantemente in evoluzione. Alcuni entrano nel team, alcuni escono e alcuni tornano”.

La storia indimenticabile di Valentino Rossi con Yamaha

Il boss della Casa dei Diapason ha ricordato i risultati straordinari che il nove volte iridato ha portato in dote a Iwata: “Il 2020 è stata la quindicesima stagione di Valentino con il team ufficiale Yamaha. Ho dei ricordi molto vividi di questi anni. Ci sono stati alti e bassi, è stata una montagna russa, ma il suo palmares con la Yamaha è seriamente impressionante: quattro Mondiali, 255 Gran Premi, 56 vittorie, 142 podi. È incredibile quanto abbia vinto durante il periodo con noi”.

Si tratta di un arrivederci, dunque, ma non di un addio. Anche nella squadra satellite Petronas, infatti, Valentino Rossi rimarrà una parte importante della grande famiglia Yamaha, ci tiene a sottolineare Jarvis: “Nel caso di Valentino ci prepariamo a quello che definirei un cambio della guardia. Anche se lascia il team ufficiale, questa non è la fine della sua carriera. Non si tratta di un addio completo, solo di un momento di transizione. Certo, è importante, perché Valentino fa parte del nostro team da moltissimo tempo. Ma l’anno prossimo sarà nel garage a fianco, perciò rimarremo vicini”.

Il futuro è targato Petronas

E nel trasloco da un box all’altro, il numero 46 potrà giovarsi anche di un pezzo del suo fidato staff: “Il suo ruolo di pilota ufficiale rimarrà, continuerà a guidare una M1 ufficiale con il pieno sostegno della Yamaha, si porterà dietro il suo capotecnico David (Munoz, ndr), il suo telemetrista Matteo (Flamigni, ndr) e il suo analista delle prestazioni Idalio (Gavira, ndr), perciò sarà circondato da alcuni dei volti che gli sono familiari”.

A dare a Rossi un metaforico abbraccio è anche il team manager Maio Meregalli: “Dopo quindici anni di lotte per il titolo con il team ufficiale Yamaha, ora è arrivato il momento di lasciar andare Vale in un’altra squadra. È stato un grande privilegio lavorare con lui per tutte queste stagioni. Abbiamo condiviso molti momenti straordinari, abbiamo persino scritto insieme dei capitoli di storia, e di questo noi, il team Yamaha ufficiale, potremo sempre essere orgogliosi”.

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Il saluto a Valentino Rossi L'abbraccio tra Valentino Rossi al termine del Gran Premio del Portogallo di MotoGP 2020 a Portimao (Foto Yamaha)al team principal Lin Jarvis al termine del Gran Premio del Portogallo di MotoGP 2020 a Portimao (Foto Yamaha)
Il saluto a Valentino Rossi L’abbraccio tra Valentino Rossi al termine del Gran Premio del Portogallo di MotoGP 2020 a Portimao (Foto Yamaha)al team principal Lin Jarvis al termine del Gran Premio del Portogallo di MotoGP 2020 a Portimao (Foto Yamaha)
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