La Ferrari non disperi. C’è chi teme una sua rimonta

La prestazione della Ferrari in Turchia ha spaventato la diretta concorrenza e ora c’è chi teme un suo recupero da qui ad Abu Dhabi.

Charles Leclerc in pista nel Gran Premio del Portogallo di F1 2020 di Portimao (Foto Ferrari)
 (Foto Ferrari)

Quando mancano appena tre round alla fine della stagione la Rossa comincia a far paura. Ebbene sì. Anche in quello che è stato uno dei suoi campionati più difficili e deludenti dell’ultimo ventennio, la Ferrari è riuscita a suscitare quel sentimento. Il podio artigliato da Sebastian Vettel in Turchia e il quarto posto del compagno di squadra Charles Leclerc hanno fatto drizzare le antenne ai team rivali del 2020, nella fattispecie alla McLaren. Giusto per rinfrescare la memoria, l’equipe britannica oggi occupa la quarta piazza costruttori con 149 punti, seguita dalla Renault con 136 e appunto dalla scuderia del Cavallino ferma a 130. Davanti a loro, a 154, si trova invece la Racing Point, un target fattibile per tutte e tre, e in particolare bersaglio principale per la Casa di Woking che spera con tutte le sue forze nel gran sorpasso, soprattutto per motivi di ritorno economico.

Per questo motivo, aver visto la squadra di Maranello così in forma ad Istanbul ha fatto gelare il sangue al boss Andreas Seidl che con atteggiamento guardingo ha evidenziato come da qui ad Abu Dhabi i pericoli saranno ancora maggiori. “Al momento non possiamo dire di avere la terza o quarta macchina più veloce del gruppo”, ha dichiarato il dirigente tedesco ad F1i.com. “Da quanto si è potuto vedere, con un solo buon risultato in più della Rossa sarà subito bagarre a quattro”. A pesare o meglio a far prevalere un’equipe sull’altra, secondo l’ex capo Porsche saranno le possibilità finanziarie. “So quanto la Ferrari, con le risorse di cui dispone, può fare. Non mi sorprende il suo recupero”, ha chiosato consapevole del brutto momento che si sta vivendo in McLaren, davvero lontana anni luce dal periodo più florido tra successi in pista e vendite del suo bolide stradale voluto dall’allora responsabile Ron Dennis.

Il proprietario della McLaren, Zak Brown, con il team principal, Andreas Seidl, nel paddock del Gran Premio d'Australia di Formula 1 a Melbourne (Foto Charles Coates/Getty Images)
Il proprietario della McLaren, Zak Brown, con il team principal, Andreas Seidl, (Foto Charles Coates/Getty Images)

Chiara Rainis

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